Paolo Gentiloni, primi 100 giorni: “Avanti tutta con le riforme”

Paolo Gentiloni
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ROMA – Paolo Gentiloni – che dopodomani taglierà il traguardo dei 100 giorni di governo – punta dritto sul terreno delle riforme: “Era doveroso in questa fase impegnarsi a rassicurare e a dare stabilità. Ma lo abbiamo fatto senza rallentamenti, abbiamo proseguito l’impegno riformatore, prendendo decisioni cruciali in campi importanti: la tutela del risparmio, l’immigrazione, la sicurezza urbana, la povertà, gli interventi per il terremoto”. “Se dovessi scegliere un aggettivo per il governo, direi: rassicurante” dice Gentiloni a La Stampa. 

La Stampa affida a due “giudici” la valutazione sul lavoro compiuto da Paolo Gentiloni nei primi 100 giorni di lavoro a Palazzo Chigi. Il politologo Gianfranco Pasquino e il filosofo Massimo Cacciari.

“Il governo – dice Pasquino – purtroppo è nato ancora all’insegna di Renzi, fondamentalmente è il governo Renzi con un paio di cambiamenti significativi. C’è però qualche aggiustamento nello stile e Gentiloni sta cercando di rimediare a qualche cosa. Da professore direi: fin qui più o meno 6 .. tra il 6+ e il 6-” […] “Gentiloni sta cercando di rimettere in carreggiata un rapporto con l’Europa che non può essere conflittuale. Noi siamo inadempienti, continuiamo a non fare la manovra richiesta, chiediamo margini di flessibilità superiori a quelli che ci possono essere consentiti e non abbattiamo il debito pubblico. Gentiloni cerca di abbassare i toni e di andare nella direzione voluta dall’Europa. Purtroppo, essendo indicato da Renzi, non può alzare le tasse, perché Renzi è contrario in maniera ideologica” […] “Bisogna abbattere il debito pubblico, un grande partito deve essere in grado di assumersi delle responsabilità. Per rientrare dal debito bisogna che qualcuno paghi. Non tutti, ma ci sono fasce medio-alte – anche i professori, come me – che dovrebbero pagare qualcosa di più”.

“Conosco Paolo da 40 anni, lo stimo – dice Cacciari – Mi pare che stia facendo tutto con diligenza, è una persona seria, diligente, tranquilla…” […] “È già qualcosa dopo un trentennio di super-gasati, di ego smisurato. Avere una persona seria e tranquilla a Palazzo Chigi è già un risultato importante. Del resto, che cavolo vuole che faccia? Con un Parlamento fatto da trasformisti di ogni sorta e risma, con i populisti che incalzano, con Renzi che scalpita per la rentrée” […] “Gentiloni fa bene a non occuparsi di legge elettorale, tocca al Parlamento occuparsene, ci vorrebbe una legge maggioritaria. Ma non la faranno. Guardi, io continuerei con Gentiloni da qui all’eternità”.

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