Paolo Gentiloni: “Siamo un grande Paese, ma più ottimismo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Febbraio 2017 - 15:44 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Dobbiamo essere tutti insieme un po’ più ottimisti, so che è difficile, ma siamo un Paese di risorse, qualità e capacità straordinarie”. Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha salutato gli studenti del Liceo Siotto di Cagliari, dove con il sindaco Massimo Zedda ha firmato un protocollo per la riqualificazione del quartiere periferico di Sant’Avendrace.

Ad attenderlo nell’Aula magna del Liceo c’erano circa trecento studenti. “Con Massimo Zedda a Cagliari per firmare il primo dei progetti sui quartieri. Qualità, ambiente e cultura devono abitare le nostre periferie”, ha twittato il premier.

“Lavoriamo per ricucire alcuni tra i quartieri più importanti, ma lavoriamo anche alla necessità di accorciare le distanze, diffondere il benessere e la qualità in tutto il nostro territorio. C’è molto bisogno di ridurre gli squilibri, ridurre le diseguaglianze e aumentare la qualità”, ha detto Gentiloni che a Cagliari firma il primo dei 120 piani per la riqualificazione delle periferie italiane.

“120 progetti – ha spiegato – che riguardano la riqualificazione di diversi quartieri delle nostre città. È un impegno preso dal governo. Ne sono stati finanziati già 24, altri 96 saranno finanziati dal cipe nelle prossime settimane. È un interessante investimento in parte pubblico, ma anche di privati”.

“Il senso dell’impegno del governo – ha detto il premier – è evitare la distruzione delle periferie, quartieri che, invece, come dice renzo piano, vanno ricuciti, lavorando su ciò che già esiste, rendendoli qualitativamente migliori. Questo significa accorciare le distanze. Siamo attenti a non dimenticare ricchezza e qualità nelle nostre periferie, sociali, geografiche, culturali. Non lasciamo crescere divaricazioni, altrimenti ce ne verrà violenza e preoccupazione”.

Gli studenti hanno donato al premier e al sindaco di Cagliari due magliette bianche che richiamano ai riti dionisiaci. L’omaggio degli studenti è avvenuto subito dopo la firma della convenzione e i ragazzi hanno spiegato che le raffigurazioni contenute sulle magliette – che i cronisti non sono riusciti a capire bene vista la distanza del palco dalla platea – sono frutto di un progetto scolastico in corso nel liceo.