Paolo Romani è il nuovo ministro dello Sviluppo economico

Paolo Romani

Paolo Romani è stato nominato ministro dello sviluppo economico dal presidente Repubblica, Giorgio Napolitano. Finisce dopo 5 mesi l’interim di Silvio Berlusconi al ministero guidato fino a maggio da Claudio Scajola.

Il nome di Romani era circolato subito dopo le dimissioni di Claudio Scajola ma il ministero era rimasto senza guida per 154 giorni, l’interim di Silvio Berlusconi. Non senza polemiche: più volte il premier è tornato a promettere la nomina di un nuovo ministro, all’inizio sembrava questione di giorni.

Le sollecitazioni arrivavano anche dalle imprese visto il ruolo cruciale che il ministero dello sviluppo riveste in questo campo e anche dal presidente della Repubblica Napolitano. Poi c’è stata la trattativa per reclutare parlamentari prima del voto di fiducia e l’intenzione di usare la poltrona del ministero come merce di scambio: si era parlato solo qualche settimana fa di Raffaele Fitto come sostituto di Scajola. Nella logica degli incastri Fitto avrebbe lasciato libero il ministero degli Affari regionali: perfetto come “premio” a chi poteva portare voti utili  ma non troppo impegnativo trattandosi di un dicastero senza portafogli. Ma la trattativa è finita, la fiducia incassata e Romani finalmente ha ottenuto il ruolo.

Certo Romani troverà un ministero parecchio indebolito: la manovra 2011 ha sottratto allo Sviluppo economico 900 milioni di fondi di dotazione, i fondi Ue e Fas sono stati trasferiti al ministero degli Affari regionali, i circa 800 milioni di fondi per il turismo sono passati a Michela Vittoria Brambilla, l’Istituto per la Promozione Industriale è stato soppresso. Non a caso oggi il segretario del Pd Bersani ha detto: “Dopo aver cercato per tanto tempo un ministro, adesso si corre il rischio di non trovare più il ministero”.

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