ROMA – La deputata del Pd Pina Picierno non ci sta a prendere lezioni da chi non è diverso da tutti gli altri e denuncia la parentopoli del Movimento 5 Stelle. Il deputato M5s Alessandro Di Battista che fa? Grida al “complotto”. Chi predica bene e poi razzola male, si sa, finisce col precipitare cercando di distogliere lo sguardo dalla propria incoerenza. Ad esempio teorizzando trame e cospirazioni senza fondamento.
L’antefatto. E’ accaduto che la settimana scorsa, mentre si discuteva della legge sul taglio del finanziamento pubblico ai partiti la democratica Picierno ha lanciato una bomba tra i banchi del Movimento 5 Stelle: “E vorrei ricordare che tra di voi del M5S siedono anche mamme e figlie elette”. Con tanto di eloquente e spazientito vaffa finale, a microfoni spenti. Le telecamere hanno immortalato il labiale e il “vaffa al contrario” ha dato il titolo a tutti i giornali. Ma Picierno quella parentopoli non l’ha solo millantata, l’ha pure documentata con tanto di nomi e cognomi:
“Parlo della circoscrizione Lazio 2, mamma al Senato e figlia alla Camera, parlo degli onorevoli Ivana Simeone e Cristian Iannuzzi. Vorrei ricordare che l’onorevole Giovanna Mangili e Laura Bignami sono compagne di eletti consiglieri comunali del M5S. L’onorevole Cancelleri è la sorella di Giancarlo Cancelleri, capogruppo all’Assemblea regionale siciliana, così come l’onorevole Cristiana Di Pietro è sorella di Stefano, consigliere comunale di Genova!”
Il giorno dopo il deputato M5s Alessandro Di Battista pubblica sul suo profilo Facebook un delirante post in cui preannuncia tempi bui di trame e cospirazioni per far fuori il Movimento:
“Abbiamo tutti contro, per un Movimento che li vuole mandare a casa è un orgoglio. Io prevedo attacchi sempre più mirati, magari a qualcuno di noi un po’ più in vista. Il sistema fa questo. Pezzi di Stato deviati fanno questo. Ti mandano qualche ragazza consenziente che poi ti denuncia per stupro, ti nascondono una dose di cocaina nella giacca che hai lasciato incustodita in una birreria, tirano fuori una storia del tuo passato che nemmeno tu ricordi più. Questo succederà se continuiamo ad andare così bene, perché andiamo bene, perché se non andassimo bene saremmo già tornati alle urne”.
E conclude:
Si parla di parentopoli del M5S quando le banche che finanziano i Partiti (a questi ladri indecenti non gli bastano neppure i rimborsi elettorali, no chiedono prestiti alle banche) mandano a casa dipendenti. Questa è l’Italia, lo sappiamo. Non ci lamentiamo né facciamo le vittime ma combattiamo.