ROMA – Dopo le 41 assunzioni “poco trasparenti” dell’Ama su cui sta indagando la procura di Roma nell’inchiesta ‘Parentopoli’, spuntano anche una seria di consulenza d’oro concesse dalla municipalizzata che a Roma si occupa della raccolta di rifiuti. Secondo il ‘Corriere della Sera’, infatti, l’Amministratore Delegato dell’Ama, Franco Panzironi, avrebbe assegnato gli incarichi più variegati a favore di un geologo, un medico, un esperto di comunicazione, un cacciatore di teste e alcuni medici.
Questi contratti non fanno parte dell’inchiesta ma raccontano comunque un sistema. Raccontano, scrive ‘Il Corriere della Sera’, un’azienda municipalizzata che aumenta la tassa sui rifiuti ai cittadini ma spende soldi in consulenze. Secondo il ‘Corriere della Sera’, tra i nomi dei professionisti a cui sono state affidate queste consulenze “c’è l’attuale vice di Panzironi, Giovanni D’Onofrio”; c’è “Alessandro Incecchi, indagato al tempo di Tangentopoli e poi assolto”; c’è “Paolo Togni ex direttore del Dipartimento Ambiente del Comune”.
Il fascicolo sulle assunzioni. Intanto l’indagine sulla ‘Parentopoli’ in Ama si concentra in particolar modo su 41 assunzioni avvenute il 20 ottobre del 2008. Nell’invito a comparire i magistrati, coordinati dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, scrivono che l’ amministratore delegato dell’Ama, Franco Panzironi, in concorso con il capo del personale, Luciano Cedrone, l’ex responsabile dell’ufficio legale Gianfrancesco Regard e l’ex dirigente Ivano Spadoni, ”attestava falsamente di avere effettuato la verifica di compatibilità economica in data 17 ottobre 2008” di 41 proposte di assunzione e di aver ”ricevuto e rilasciato nella medesima data le predette proposte relative alle assunzioni”.
L’elenco che viene fatto dai pm è contenuto in uno specifico capo di imputazione per i quattro indagati. I pm inoltre scrivono che gli indagati hanno ”attestato falsamente che la delibera di assunzione del predetto personale era avvenuta il 20 ottobre del 2008” prima che entrasse in vigore la legge Brunetta che ha posto dei paletti sulla discrezionalita’ in materia di assunzioni.