Altro che tagli agli stipendi. I parlamentari regalano 212 milioni ai loro collegi

Duecentododici milioni di euro regalati ai collegi elettorali dai politici eletti in parlamento. Aiuti alle città natali dei vari senatori e deputati, che il Sole 24 Ore, con il suo articolo firmato da Marco Bellinazzo, elenca minuziosamente.

Nonostante la crisi, i tagli, al manovra, anche quest’anno si sono svolte le trattative interne ai partiti per premiare i collegi elettorali, cioè il territorio di riferimento dei singoli parlamentari, attraverso finanziamenti mirati, a volte di poche migliaia di euro, altre volte assai più sostanziosi.

I fondi sono stati inseriti in due decreti del ministero dell’Economia. Il primo è stato emanato a febbraio su proposta della commissione Bilancio della Camera. Il secondo pochi giorni fa.

In tutto tra il 2009 e il 2011 ad un migliaio di enti verranno distribuiti quasi 2121 milioni di euro. La copertura normativa dei due decreti risale al decreto legge 112 del 2008 con il quale il governo Berlusconi diceva di voler promuovere “il risanamento, il recupero dell’ambiente e lo sviluppo economico”.

Ora però sotto questa dicitura sono finiti benefici che poco hanno a che fare con “risanamento, recupero e sviluppo”. In questo modo comuni, Province, parrocchie, associazioni e fondazioni potranno contare su erogazioni per eseguire lavori, ristrutturazioni e opere di riqualificazione che altrimenti, con la chiusura del rubinetto dei trasferamenti statali deliberata dalla prossima finanziaria, si rivelerebbero di difficile attuazione.

L’elenco dei fondi è lungo. Accanto ad aiuti inoppugnabili, come quelli destinati alle zone abbruzzesi colpite dal sisma, ce ne sono altri le cui finalità, sottolinea il Sole, appaiono un po’ meno chiare o condivisibili.

Tra gli obiettivi prioritari di restauri e manutenzioni ci sono centinaia di parrocchie sparse in tutt’Italia. Molti poi sono i finanziamenti per ospedali, studi e ricerche: un milione e 400mila euro all’Azienda ospedaliera Santobono di Napoli per la realizzazione di un “centro risveglio pediatrico dal coma”, un milione e duecentomila euro al Gaslini di Genova per un centro pediatrico di cura delle malattie rare, un milione e seicentomila euro al Bambin Gesù di Roma per la creazione di un centro di terapia oncoematologico avanzato.

Stanziamenti diretti, e ben più consistenti, all’Università Lum Jean Monnet di Casamassima, in provincia di Bari, fondata nel 1995 dal senatore Giuseppe Degennaro (2,4 milioni per lavori di manutenzione); alla Lega del Filo d’oro di Osimo (1,5 milioni); al Comune di Barcellona Pozzo di Gotto (1,7 milioni per la riqualificazione del vecchio tracciato ferroviario); al Comune di Alatri (1,1 milioni per un parcheggio); al comune napoletanto di Monte di Procida (1,3 milioni per interventi di consolidamento urbanistico e bonifica); al comune di Reggio Calabria (1,5 milioni per iniziative di recupero e bonifica della periferia sud); e alla Provincia di Varese (2 milioni per la riqualificazione dei laghi a fini sportivi).

Molti i casi in cui è abbastanza semplice risalire alla sponsorizzazione parlamentare dell’aiuto. Si tratta d’altronde di una prassi bipartisan che tiene ovviamente conto del “peso” dei partiti e delle coalizioni.

Così, per esempio, Botricello, in provincia di Catanzaro, città natale di Michele Traversa (Pdl), si vedrà arrivare 200mila euro per il centro storico. Trecentomila euro invece serviranno a realizzare a Montevarchi (Arezzo), città di Rolando Nannicini (Pd), il centro nazionale di documentazione, ricerca e memoria sulle missioni umanitarie di pace.

Su Gubbio, città d’origine del deputato pidiellino Rocco Girlanda, saranno dirottati complessivamente 460mila euro per il ripristino del velario storico del teatro comunale e la creazione di un “polo integrato per la tutela e la valorizzazione della cultura contadina” .

A Messina, dov’è nato Francantonio Genovese (Pd), 160mila euro serviranno per “la valorizzazione di giochi d’acqua e dell’area circostante di piazza Cairoli”. Pietro Franzoso (Pdl) è nato a Lizzano (Taranto), e così qui finiranno 200mila euro per interventi di riqualificazione urbanistica con materiali eco-compatibili nella zona di San Nicola. E la lista continua.

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