ROMA – Beppe Grillo continua a crescere nei sondaggi, una truppa di nuovi eletti rischia di sedersi in Parlamento. Scalzando la vecchia guardia. Sono tanti gli onorevoli che stanno passando questo finale di legislatura a pensare al dopo. Dopo le politiche, con le speranze di una rielezione al lumicino, che fare? Sono soprattutto gli uomini e le donne del Pdl a temere: entrati in Parlamento nel 2008 quando il partito di Berlusconi era al top, nel 2013 i numeri che rischia di ottenere il Pdl ( o come si chiamerà) sono meno confortanti. Il Fatto Quotidiano ha parlato con alcuni di loro. Ecco cosa faranno:
Paola Goisis, Lega Nord: “Non mi faccia pensare”.
Gianfranco Rotondi, DcA: “Torno a fare il tecnico laureato, vinsi un concorso all’università. Ormai il Pdl se non si scuote verrà mangiato. Il mio rilievo politico è ridotto al lumicino”.
Francesco Pionati, Adc: “Torno in Rai. Avevo offerto a Berlusocni i consigli giusti per uscire dal pantano. Ora voglio fare il corrispondente dall’estero”.
Fabio Evangelisti, Idv: “Guiderò ambulanze. Mi fa schifo il snague ma reggerò l’urto”.
Nino Germanà, Pdl, figlio e nipote di deputati: “Resto sul territorio. Sono stato appena eletto in Sicilia. Mi sento rinato, forte, ottimista. In effetti un po’ mi sono pararo il culo”.
Luca Bellotti, Pdl: “Roìitornerò all’agricoltura”.
Mario Pepe, Pdl: “Torno a fare il medico. Mia moglie mi ha già stirato il camice. Ma se dvessero esserci le preferenze me la gioco sul territorio”.
Deborah Bergamini, Pdl: “Vorrei tornare a fare la giornalista. Come datori di lavoro ho avuto Bloomberg e Berlusconi, che è stato il migliore”.
Jole Santelli, Pdl: “Vorrei girare l’Europa ma parlo anche un po’ d’arabo. Ho scoperto che in Cina hanno un diritto civile simile al nostro. Potrei andare lì”.
Antonio Boccuzzi, Pd: “Licenziato dalla Thyssen, se non ritorno qui mi troverò un altro lavoro in fabbrica”.
Ugo Sposetti, Pd: “Ho da sistemare tutta la memoria storica del Pci”.
Giorgio Stracquadanio, Pdl: “Mi darò al lobbismo o farò l’analista politico come Stefano Folli”.