Parma, 35 esposti contro Beppe Grillo per il “parmigiano alla diossina”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Settembre 2013 - 17:23 OLTRE 6 MESI FA
Parma, 35 esposti contro Beppe Grillo per il "parmigiano alla diossina"

Beppe Grillo (Foto Lapresse)

PARMA – Dal suo pulpito blog aveva parlato di Parmigiano e prosciutto alla diossina, tutto per colpa del nuovo inceneritore di Parma, partito nonostante le promesse elettorali del sindaco Cinque Stelle, Federico Pizzarotti. Ma ora Beppe Grillo dovrà vedersela con la rabbia di produttori e consumatori della Food Valley, sentitisi danneggiati dalle parole del comico genovese. Il Movimento Nuovi Consumatori chiede ora conto al leader del Movimento 5 Stelle di quelle dichiarazioni presentando ben 35 esposti in altrettante Procure italiane.

Per gli esponenti dell’associazione i reati ascrivibili a Grillo, se non dovesse supportare le sue dichiarazioni contro la Food Valley parmigiana con prove scientifiche certe, sarebbero abuso della credulità popolare, procurato allarme presso l’autorità e diffamazione aggravata. Non è esclusa poi, a parere del legale dell’associazione, l’avvocato Claudia Pezzoni, anche l’accusa di attentato all’economia nazionale.

”Anche noi ci eravamo opposti come associazione alla costruzione dell’inceneritore, ma le parole di Beppe Grillo sono ugualmente molto gravi – ha sottolineato Filippo Greci, presidente del Movimento Nuovi Consumatori – La nostra non è polemica politica ma solo la volontà di verificare se Grillo abbia o meno ha elementi inequivocabili per sostenere la sua tesi, cioè che i prodotti agroalimentari del Parmense sono inquinati da diossina dopo l’accensione del forno. Era doveroso muoversi perché c’è in ballo l’economia di un’intero territorio che sui prodotti agroalimentari ha costruito la sua fortuna”.

La scelta di sporgere denuncia in 35 sedi è dovuta al fatto che, di fronte a dichiarazioni on line, non è stato possibile verificare di chi sia la competenza territoriale.

Contemporaneamente anche il consorzio del Prosciutto di Parma e quello del Parmigiano Reggiano stanno valutando un’azione legale contro le dichiarazioni incaute di Beppe Grillo. Il presidente Paolo Tanara, presentando la 16esima edizione del Festival del prosciutto in provincia di Parma, ha confermato che “sono tate avviate delle analisi per rilevare eventuali estremi di reato, anche se ancora non ci sono decisioni definitive”. Sulla stessa linea si sta muovendo il consorzio del Parmigiano presieduto da Giuseppe Alai.