PARMA – A Parma parte il famigerato inceneritore ma a Beppe Grillo non va giù la scelta del suo sindaco Federico Pizzarotti e parla, coi suoi soliti toni, di fantomatiche forme di parmigiano alla diossina.
“Pdl e pdmenoelle esultano per l’accensione dell’inceneritore di Parma contro cui il M5S si è battuto usando ogni forma legale. Esultano per le neoplasie future degli abitanti di Parma, per il cibo avvelenato della Food Valley. Chi mangerà in futuro parmigiano e prosciutti imbottiti di diossina?”, tuona Grillo dal suo pulpito blog
Se non fosse che, così facendo, il leader del Movimento 5 Stelle si è tirato addosso ancora di più l’ira di agricoltori e imprenditori, mettendo a rischio un’economia già provata come quella emiliana. “Fa terrorismo”, insorge il Consorzio del Parmigiano reggiano. “Non sappiamo se valuteremo una richiesta di danni a Grillo, ma sta di fatto che ognuno deve rispondere di quello che dice”. Raggiunto dall’agenzia Dire, il presidente Giuseppe Alai aggiunge: “Credo che le uscite di Grillo non interessino se non hanno un carattere scientifico”.”Non sa di cosa parla”, gli fanno eco gli agricoltori. E con loro pure il ministro per le Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo: “Grillo è un incosciente, le sue affermazioni sulla Food Valley e su due dei principali prodotti del made in italy, come il Parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma, sono gravissime e prive di ogni fondamento”.
“L’agroalimentare italiano – aggiunge il ministro – di tutto ha bisogno tranne che di affermazioni gratuite dai toni apocalittici che rischiano di screditare uno dei comparti più importanti della nostra economia e il duro lavoro dei nostri produttori che hanno saputo conquistare e mantenere in tutti questi anni una posizione di leadership e di grande reputazione internazionale”.
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