Nadia Macrì e Parma hot e lussuriosa? “Non esiste da 40 anni”. Lo scrittore Langone sul sindaco Vignali: “Non ce lo vedo con una squillo”

Pubblicato il 4 Novembre 2010 - 15:35 OLTRE 6 MESI FA

Nadia Macrì

Parma è davvero la città delle notti a luci rosse e del “peccato”? La escort Nadia Macrì ha tirato in ballo anche il sindaco Pietro Vignali al quale dice di aver fornito una prestazione sessuale a pagamento per 500 euro in una villa, oltre che averlo utilizzato come tramite per arrivare a Silvio Berlusconi. A dare un parere è lo scrittore parmigiano Camillo Langone.

“Sarà colpa del culatello, con quel nome che suona un po’ così”, ha detto al Corriere della Sera. “Non so perché la gente abbia questa idea di noi. Mi sa tanto che siete rimasti ai libri di Bevilacqua, che peraltro non ci vive più da cinquant’anni, o a certi film di Bertolucci”.

Per Langone a Parma quella realtà peccaminosa non c’è da 40 anni: “Credetemi, qui a Parma siamo molto poco goderecci, si fa confusione con Bologna o con Piacenza, quelli sì. Il sindaco poi lo conosco di persona e anche molto bene. Tutta questa cosa mi fa ridere. Non ce lo vedo con una squillo, non è proprio il tipo. È un gran bell’uomo, oltretutto, ambito e richiesto, di classe, direi che le donne apprezzano parecchio».

Quindi per trovare un po’ di notizie pruriginose a Parma bisogna tornare indietro: “Per scovare del pepe dobbiamo tornare indietro di 40 anni, per l’affaire di Tamara Baroni con Pierluigi Bormioli, però quella è davvero preistoria. Nel frattempo c’è stato il crollo di Parmalat di Calisto Tanzi, una tragedia per i risparmiatori, ma decisamente uno scandalo poco erotico”.