Partecipazione Attiva, il movimento che vuole raccogliere le ceneri del M5s delle origini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2021 - 15:15 OLTRE 6 MESI FA
Partecipazione Attiva, il movimento che vuole raccogliere le ceneri del M5s delle origini

Partecipazione Attiva, il movimento che vuole raccogliere le ceneri del M5s delle origini (foto Ansa)

Si chiama Partecipazione Attiva la nuova formazione politica che intende raccogliere “le ceneri” del M5s delle origini.

“Noi non ci sentiamo dei dissidenti: ci sentiamo e vorremmo essere un rifugio in cui raccogliere tutti coloro che dopo questa strana involuzione del M5s si sentono senza una casa. Non siamo in contrapposizione con nessuno”. Lo ha detto Francesca De Vito, consigliere regionale del Lazio uscita dal M5s, una delle animatrici del nuovo soggetto politico.

Le parole di Francesca De Vito

“Ringrazio il gruppo originario di Parola agli Attivisti che come piccoli capitani coraggiosi hanno avuto il coraggio di continuare a credere nelle nostre regole” ha aggiunto De Vito durante una diretta streaming in cui è stata presentata Partecipazione Attiva e il suo logo, in cui figurano i tasselli di un puzzle che insieme compongono i colori della bandiera italiana.

Il nuovo progetto “parla di azione politica condivisa e partecipata, ispirata ai principi di legalità, onestà e trasparenza con l’obiettivo politico di favorire lo sviluppo di una società equa, giusta e solidale, attenta ai diritti civili, nel rispetto della laicità dello Stato” afferma Francesca De Vito presentando la nuova iniziativa assieme alla consigliera al comune di Ciampino, Paola Cedroni e agli attivisti Francesco Paolo Trapani e Rocco Baccelliere.

L’evoluzione del nuovo soggetto politico

Il nuovo soggetto nasce dall’evoluzione del gruppo territoriale Parola agli Attivisti e dall’esperienza della creazione delle “sedi digitali” su Rousseau, “un lavoro fatto con Enrica Sabatini e Davide Casaleggio che, anche durante il lockdown, ha consentito a chi era nei territori o che aveva l’impossibilità di partecipare di presenziare alle riunioni locali” del Movimento. E affonda le radici, ricorda Trapani, “nelle conclusioni degli Stati Generali M5s, nella mancata nascita del direttivo a sette, passando per la caduta di Conte e la transizione verso Draghi, un banchiere” senza dimenticare, aggiunge Cedroni “le dimissioni di parlamentari e di Alessandro Di Battista, la Caporetto del governo dei ‘migliori’ fino all’ultima approvazione della riforma Cartabia“.

Ora il nuovo soggetto, che si è già dato un direttivo ed uno statuto provvisorio (in cui resta il limite dei due mandati), intende lanciarsi a livello nazionale e proporsi alle prossime amministrative ma “come soggetto terzo”, né di destra né di sinistra, “che lasci liberi i territori di decidere liberamente sulle alleanze”. E’ aperto all’ingresso di quanti si sentono delusi dall’evoluzione del M5s, anche di Alessandro Di Battista “ma spetta a lui dire che vuole fare”, e aspetta “alla finestra” anche le decisioni di Davide Casaleggio. Quanto alle amministrative imminenti il nuovo soggetto indica libertà di voto ed anche sul sostengo alla Raggi De Vito dice: ” In questo momento la decisione avverrà a livello personale perché la nostra forza non ha fatto in tempo ad esprimere un appoggio ad una qualche forza politica”.