Partiti, Casini: "Subito regole nuove, anche per decreto"

ROMA – ''Se non cambiamo presto le norme rischiamo di essere travolti tutti. Bisogna aprire le nostre case, mostrare i bilanci''. Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, intervistato dal Corriere della Sera, propone di iniziare da una societa' di revisione identificata dai presidenti di Camera e Senato, che chiederanno ai partiti di accettare una verifica immediata. ''Cosi' – afferma – si vedra' chi usa i fondi per la politica e chi acquista palazzi''.

Casini si dice d'accordo con Bersani, che ieri ha parlato di ''assoluta priorita'''. 'Possiamo mettere la norma sulla societa' di revisione per l'emergenza e poi sul controllo sistematico della Corte dei Conti nella legge anticorruzione che il ministro Severino sta preparando. Oppure il governo puo' fare un decreto ad hoc''. Tra le regole da introdurre, prosegue l'ex presidente della Camera, niente rimborsi dopo la fine della legislatura, ai partiti che non esistono piu' e a quelli che superano l'1% e non sono rappresentati in Parlamento, mentre chi accede ai rimborsi ''deve dimostrare di avere un'organizzazione democratica e trasparente''.

Nell'intervista Casini interviene anche sugli ex leader di Pdl e Lega. ''Ne' l'uno ne' l'altro sono caduti per via giudiziaria. Berlusconi non ha fatto la rivoluzione liberale che aveva promesso. Bossi non ha saputo trasformare la protesta in proposta'', dice. E se Bossi ''ha perso il controllo di cio' che avveniva intorno a lui'', per il Carroccio ''il film e' finito: le occasioni storiche difficilmente si ripresentano''.

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