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Il partito è “defunto” ma il dipendente è pagato: la denuncia di Ichino

di luiss_smorgana |23 Giugno 2011 10:19

Pietro Ichino (lapresse)

ROMA – Il partito è morto, non esiste più, ma la rendita c’è eccome. Sono pagati, ma non lavorano: è il senatore Pietro Ichino a denunciare il vitalizio che tanti funzionari ricevono, anche se di fatto non mettono proprio piede in ufficio.

Ichino denuncia che «risulta che ci siano diversi casi di persone che, pur ricevendo regolarmente da anni lo stipendio, tuttavia non mettono piede in ufficio», come i seguenti ex dipendenti di Gruppi non più esistenti: 7 del Gruppo del Partito Socialista Italiano; 4 del Gruppo di Rifondazione comunista; 3 del Gruppo dei Verdi; 2 del Gruppo della Democrazia Cristiana; 2 del Gruppo del Movimento Sociale Italiano; 1 del Gruppo del Partito Liberale Italiano.

Ci sono anche i gruppo che hanno più dipendenti di quanto dovrebbero: il Pdl ne ha 30 al posto di 21, il Pd 24 invece che 18, l’Idv ha un dipendente per senatore eletto: 12, invece di sei.

Si tratta, scrive Ichino sul suo sito di «un’incredibile rendita istituita in passato (e mai revocata) dal Senato a favore di alcune decine di persone già dipendenti da gruppi parlamentarti ora estinti e non assorbite dai gruppi».

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