L’imprenditore Pasini: “Diedi 3 milioni a Penati e Oldrini”. E il nipote di Cossutta…

SESTO SAN GIOVANNI – Giuseppe Pasini ha dichiarato di aver pagato 3 milioni di euro a Filippo Penati e al sindaco di Sesto San Giovanni, Giorgio Oldrini, per ottenere appalti nella città milanese. Le rivelazioni dell’imprenditore sono state riferite da Luigi Ferrarella in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera.

Ferrarella ha riportato le dichiarazioni rese da Pasini durante i suoi interrogatori presso i magistrati del tribunale di Monza: “Io ho pagato 3 milioni di euro fino al 2008 per la ristrutturazione del Palaghiaccio di Sesto San Giovanni perché mi fu chiesto prima da Penati e poi da Oldrini come condizione essenziale per ottenere l’approvazione del piano sull’area ex Ercole Marelli così come modificato nel 2004”.

Pasini avrebbe rivelato, come sottolinea Ferrarella, come sono cominciate le richieste di denaro: “Il mio impegno sulla ristrutturazione del Palasesto, oggi impiegato come Palaghiaccio, risale al 2000”, quando l’allora sindaco di Sesto “Penati mi chiese un impegno diretto per sistemare una struttura assolutamente in decadenza. I lavori sono stati pagati dalla società sportiva di hockey su ghiaccio Diavoli rossoneri con soldi ricevuti a mutuo dal Credito Sportivo, al quale dovevano essere restituiti nell’arco di un decennio”.

Ma qualcosa è andato storto: “La società sportiva non è mai stata in grado di rimborsare le rate di mutuo. Così, sono sempre stato io, fin dal 2001, a rimborsare al credito sportivo le rate di mutuo attraverso sponsorizzazioni ai Diavoli rossoneri assolutamente sproporzionate rispetto non solo al ritorno pubblicitario effettivo ma anche alle altre spese di gestione dell’immagine del gruppo delle mie società”.

In un secondo momento, stando alla ricostruzione di Pasini, sarebbe subentrato Oldrini: “Quando Penati è andato via è stato Oldrini a chiedermi di volta in volta di pagare il mutuo. L’ultima tranche di 1 milione e mezzo di euro l’ho pagata l’anno scorso su richiesta di Oldrini”.

L’imprenditore , riporta ancora Ferrarella avrebbe tirato in ballo anche un parente di Armando Cossutta: “Ogni volta che le rate del mutuo arrivavano alla scadenza Oldrini mandava a chiedermi un aiuto il gestore del Palaghiaccio, Mauri, nipote di Cossutta e molto vicino all’amministrazione di Sesto: ogni volta io ribadivo la mia necessità di risolvere il problema del piano Marelli, ed ogni volta Oldrini mi assicurava che lo avrebbe fatto. Mi sono più volte lamentato dei pagamenti richiestimi e andavo da Oldrini a perorare la mia causa. Oldrini insisteva dicendomi che dovevo pagare e che lui avrebbe fatto ciò che doveva”.

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