La patrimoniale di Beppe Grillo: solo per i super ricchi oltre 50 mln. Ma il no sul Mes è un no al Governo

La patrimoniale di Beppe Grillo. Invece di chiedere il Mes, è meglio “una patrimoniale ai super ricchi”. E’ una delle 2 proposte, insieme a quella di far pagare l’Imu e l’Ici non versata sui beni immobili alla Chiesa, che avanza sul suo blog Grillo criticando il Mes.

Patrimoniale per i ricchi sì, dunque, sulla scia della proposta Orfini-Fratojanni ma circoscritta ai patrimoni oltre i 50 milioni. Mes no, “strumento inadatto e inutile” perché, sia pur a tassi convenienti, sempre debito è.

Ma se la polemica sulla patrimoniale è più facile si disinneschi da sola (minoritaria nel Pd non piace nemmeno a M5S), il ribadito e ostentato no al Mes (sullo strumento in sé come sulla sua proposta di riforma) rischia di far deflagrare la maggioranza.

Grillo no Mes. “Inadatto e inutile, sempre debito è”

“Incaponirsi – sostiene Grillo – sull’assurda discussione sui fondi del Mes, che vengono descritti come la panacea di tutti i mali, è una mera perdita di tempo ed energie.

I soldi del meccanismo europeo, è giusto ricordare che (convenienti o meno) sempre debito sono. Un debito che ormai ammonta a oltre 150 miliardi e che, prima o poi, dovrà essere ripagato dalle vere vittime morali di tutta questa storia. I giovani e le nuove generazioni”. 

La patrimoniale di Beppe Grillo

“Da giorni – scrive Grillo – ormai rimbalza sui social come sui giornali l’ombra nefasta dell’avvento di una patrimoniale sui beni mobili e immobili degli italiani.

La proposta presentata da Leu e Pd e subito bocciata dalla commissione Bilancio della Camera. Che l’ha definita “inammissibile”. Prevedeva un’aliquota progressiva minima dello 0,2% sui patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500 mila euro. E fino a 1 milione di euro, per arrivare al 2% oltre i 50 milioni di euro.

Ma, fortunatamente, non è passata e quindi capitolo chiuso. E se per una volta, invece che sovraccaricare di tasse la classe media che sta lentamente scomparendo, si procedesse a tassare soltanto i patrimoni degli italiani più ricchi?

Nel nostro Paese, secondo l’ultimo rapporto sulla ricchezza globale del Credit Suisse, ci sono 2.774 cittadini con un patrimonio personale superiore a 50 milioni di euro.

Se sommati, i loro patrimoni, ammonterebbero addirittura a circa 280 miliardi”.

Un contributo del 2% per i patrimoni oltre i 50 milioni

Grillo si chiede: “Non sarebbe più equo, dunque, rivolgersi a loro piuttosto che al resto della popolazione già stremata da un anno tragico dal punto di vista finanziario, oltre che sanitario?

Un contributo del 2% per i patrimoni che vanno dai 50 milioni di euro al miliardo genererebbe un’entrata per le casse dello Stato poco superiore ai 6 miliardi. Uno del 3% dato dai multimiliardari potrebbe fruttare circa 4 miliardi ulteriori”.

“Una patrimoniale così concepita, significherebbe per le casse dello Stato un’entrata garantita di almeno 10 miliardi di euro per il primo anno, e di ulteriori 10 se la misura venisse confermata anche per il 2022”.

Insieme alla richiesta di far pagare l’Imu e l’Ici non versata sui beni immobili alla Chiesa, si tratta per Grillo di “due proposte assolutamente praticabili, sacrosante […]

Se sommate, le due proposte, porterebbero nel biennio 2021/2022 all’incirca 25 miliardi di euro subito spendibili e liberi da vincoli di rientro”. (fonti Ansa, Blog Beppe Grillo)

 

Gestione cookie