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Pd, Bersani: “Il candidato premier lo scegliamo noi”

di Maria Elena Perrero |10 Maggio 2012 8:43

ROMA – ''Il candidato premier tocca a noi. Il Pd vuole allargarsi e aprirsi, il centrosinistra non è sufficiente per governare. Noi puntiamo ad un patto di legislatura più ampio, ma la guida la proporrà il Partito democratico''. Lo dice in un'intervista a Repubblica il segretario del Pd Pierluigi Bersani.

Sull'esito delle elezioni amministrative, il leader democratico sottolinea che il suo partito ha ottenuto una ''vittoria nettissima al primo turno e si presenta in vantaggio per il secondo'' e che ''nella stragrandissima maggioranza'' dei casi i candidati sono espressione dello stesso Pd, mentre laddove non lo siano ''è un onore'' per il partito sostenerli.

Bersani invita a non coltivare ''illusioni shumpeteriane'' di una distruzione creativa del sistema politico, perché ''significa fare gli apprendisti stregoni su un problema che può franare addosso a tutti''.

Un'illusione anche ''pensare che la crisi del centrodestra possa portare acqua a posizioni centrali o tecnocratiche'' perché, spiega, ''a destra c'è un vuoto, ma l'elettorato non è scomparso'' e cerca risposte.

Per il centrodestra Bersani intravede ''un misto di Le Pen, Sarkozy e Lega nostrana''.

Il Partito democratico per Bersani punta ad aprirsi ''nei programmi e nelle proposte'', rivolgendosi ad ''intellettuali, autorità morali, rappresentanti della vita economica'', insomma ''un rassemblement democratico contro il ripiegamento difensivo della destra''. Non ci sarà invece nessun ritorno all'Unione.

Lo spazio di Grillo? Il leader del Pd è netto: ''Il suo è solo un voto gonfiato dalla protesta'' ma nel suo partito ''c'è anche una domanda di stili nuovi di partecipazione''.

Bersani conferma la sua lealtà al governo Monti, ma invita l'esecutivo ad ascoltare la voce del Pd: ''Il voto – dice – dimostra che nel Paese ci siamo dappertutto''.

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