Pd, Bersani: “Il documento dei 75 è stato un errore”

Pubblicato il 23 Settembre 2010 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA

Pier Luigi Bersani

”In alcune zone del Paese c’è stato sgomento tra i nostri elettori per il documento dei 75. Io credo sia stato un errore”. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, conferma nel suo intervento in Direzione la critica all’iniziativa promossa da Walter Veltroni, Giuseppe Fioroni e Paolo Gentiloni che ha raccolto la firma di 75 parlamentari e diviso il partito.

”L’iniziativa dei 75 – ha detto Bersani aprendo ai promotori del documento – è legittima, anche sui contenuti si può discutere ma tempi e modi sono sbagliati”. E’ stato ”un errore però non voglio bloccare il confronto perché noi non siamo un partito personale ma abbiamo gli organismi in cui confrontarci”. Confrontarsi, ha aggiunto il leader Pd, ”ma tuttavia dobbiamo avere la forza di decidere”.

”Ascolterò con attenzione – ha affermato Bersani – se la Direzione la pensa come me sulla rotta del Pd. Dobbiamo decidere insieme perché non sappiamo nemmeno cosa succederà tra una settimana in Parlamento. Il tempo è questo e dobbiamo stare in questo tempo”.

Intanto i 75 non demordono e anzi sono pronti a dare battaglia in Direzione, a partire dal ruolo di Rosy Bindi quale presidente dell’Assemblea del partito. L’intervista della Bindi  al Corriere della Sera, in cui ha criticato la svolta di Veltroni, è stata oggetto di un giro di telefonate fra quella che si appresta a diventare l’opposizione interna del partito. ”L’intervista di oggi di Rosy Bindi al Corriere della Sera – ha commentato il veltroniano Stefano Ceccanti – per i toni e per le parole usate appare del tutto estranea a qualsiasi parametro dei comportamenti che dovrebbe tenere chi esercita un ruolo di garanzia, che è tale soprattutto nei confronti delle minoranze. Tant’è vero che, di solito, tali incarichi sono ricoperti da esponenti provenienti dalle minoranze o comunque super partes”.