Sondaggio: il Pd percepito come “conservatore”, Berlusconi “innovatore”. Grana in più all’Assemblea nazionale

Il segretario del Pd Pierluigi Bersani

Il Popolo della Libertà è innovatore, il Partito Democratico è conservatore: sembra uno scherzo e invece è il risulato di un sondaggio. Ed è un sondaggio che non fa dormire, alla vigilia dell’assemblea nazionale del Partito Democratico, sonni tranquilli al segretario Pierluigi Bersani.

È successo che il Pd ha bussato alla porta della Ipsos di Nando Pagnoncelli chiedendogli uno studio dettagliato sulla percezione del partito nell’opinione pubblica. E il risultato che più fa riflettere è quello che vede i Democratici bollati come fortemente conservatori mentre Berlusconi, nonostante sia più o meno stabilmente alla guida del Paese da un quindicennio, è ancora percepito come un innovatore.

Il tutto si inserisce in un contesto di nuove frizioni all’interno del Pd. All’assemblea Bersani ha in mente di presentare un progetto di lungo periodo, senza l’ossessione della leadership e che punti, ancora una volta sulla centralità del partito. Bersani ha chiesto la stesura di una serie di dossier su temi caldi come l’etica, le istituzioni, la giustizia e il lavoro. Ma l’impostazione del segretario lascia fredda la minoranza interna a cominciare da Paolo Gentiloni che ironicamente si chiede: “Siamo ancora un partito o un focus group?”.

Il Pd non è compatto neppure sul tema più incandescente dell’attuale agenda politica, le intercettazioni. In commissione Giustizia, infatti, Anna Finocchiaro ha scelto la linea dura, anzi durissima, quella secondo cui la libertà di stampa non si tocca, senza “se” e senza “ma”. Nel partito, però, non mancano posizioni più concilianti con il decreto del governo, come quelle espresse da Ceccanti, Morando e Latorre. La loro idea è che le intercettazioni rimangono uno strumento fondamentale ma senza invadere sistematicamente la privacy delle persone coinvolte. Il Pd, insomma, forse è conservatore. Di sicuro, invece, continua ad essere incapace di esprimere una posizione unitaria sui temi centrali della politica italiana.

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