ROMA – “Il governo Letta è necessario, io e Matteo Renzi siamo complementari”. Fabrizio Barca, ex ministro per la Coesione Territoriale, lo ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera dove ha ribadito che non si candiderà alle primarie per la segreteria del Pd. Secondo Barca il governo Letta è il risultato dell’insuccesso del Pd e che l’atto “eccezionale” della rielezione di Napolitano era un “implicito riconoscimento che non siamo usciti dall’emergenza civile ed economica”.
Parlando del governo Letta e degli spari a Palazzo Chigi, Barca ha detto:
“Questo governo mi pare il risultato reso necessario dall’insuccesso del Pd. Nell’atto eccezionale della rielezione di Napolitano era implicito il riconoscimento che, pur essendo usciti dall’emergenza finanziaria, non siamo usciti dall’emergenza civile ed economica, sottolineata da un evento grave come l’attacco a Palazzo Chigi. Diciamo che il patto Pd-Pdl era nelle cose. Del resto, il Paese ha chiesto con urgenza un governo”.
Barca ha definito “errore di una gravità senza precedenti” la bocciatura di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica. Se fosse un parlamentare, dice, non farebbe mancare la fiducia al governo Letta:
“Ma nello stesso tempo richiamerei il partito alla terribile responsabilità assunta da chi ha affossato Prodi. Ed è incredibile che, a distanza di giorni, non uno dei 101 franchi tiratori sia venuto allo scoperto”.
L’ex ministro poi ha dichiarato che non si candiderà alla segreteria del Pd:
“Non penso proprio. Ci sono altri modi per contribuire a evitare in futuro altri errori, e per sostenere il partito in cui sono appena entrato nel doppio impegno che lo attende: le riforme istituzionali, a cominciare da una legge elettorale che restituisca ai cittadini la possibilità di esprimere una preferenza; e gli strumenti per fronteggiare una crisi gravissima delle imprese e del lavoro”.
Poi Barca parla di Matteo Renzi:
“E’ l’uomo giusto per restituire all’Italia fiducia in se stessa. E’ uomo di estrema correttezza, ha capacità di leadership e di catalizzare coalizioni molto forti. Io e Renzi siamo complementari”.
Se Renzi è “l’uomo giusto”, Pier Luigi Bersani è quello “trasparente”:
“Bersani si è confermato uomo di straordinaria trasparenza. Nella sua coscienza si vede come in uno specchio”.
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