Fassina insiste: “Senza una nuova legge elettorale si va al voto”

Stefano Fassina (Foto LaPresse)

ROMA – Se non si riesce a cambiare la legge elettorale subito al voto: il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, ribadisce il concetto già espresso lunedì sul voto anticipato. Lo fa in un’intervista al Manifesto.

”Se il Parlamento, per l’implosione del Pdl, viene bloccato e non riesce a dare risposte, proviamo a fare la legge elettorale. E se questo non è possibile anticipiamo l’atto per dare garanzie ai mercati, la legge Finanziaria, e poi ridiamo parola ai cittadini”.

Fassina si dice ”preoccupato per le istituzioni democratiche del Paese” e si chiede se la maggioranza che sostiene Monti ci sia ancora con ”il Pdl che è collassato. Intanto l’involuzione economica e democratica corre veloce. In marzo o aprile 2013 dopo altra recessione e nuova disoccupazione, la situazione economica e politica sarà decisamente peggiorata. Per affrontare quel momento dovremmo arrivarci con un governo forte e un Parlamento serio e legittimato”. Per Fassina c’è anche il rischio di una rottura sociale: ”non si possono sottovalutare le strade che può prendere la sofferenza nel Paese”.

Già lunedì il segretario del Pd Pierluigi Bersani aveva bocciato l’idea di elezioni anticipate. Ma la mancanza di visione unitaria nel Pd non si ferma qui. Il partito non riesce a trovare un accordo neppure su quale candidato proporre per l’Authority per le Comunicazioni e per la Privacy il capogruppo Dario Franceschini ha pensato di indire delle primarie. Al momento i candidati del Pd alle due autorità di vigilanza sono rispettivamente 19 e 14.

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