Pd. Follini: “Non mi sento meno centrista di Rutelli, ma resto”

Pubblicato il 1 Novembre 2009 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA

follini1990_ico«Non mi sento meno centrista di Rutelli e non sono mai stato più a sinistra di lui. Sono più interessato a costruire un ponte tra moderati e riformisti, tra Udc e Pd, che ad attraversarlo». E’ il commento del senatore del Pd Marco Follini all’uscita di Rutelli dal partito.

«Non condanno ma dissento dall’idea che il Pd sia destinato a un inesorabile esito socialista», dice Follini in un’intervista a Repubblica.«E’ passata solo una settimana dalle primarie, penso sia giusto dare tempo alla nuova leadership di esprimersi».

Sulle affermazioni di Casini, secondo cui il partito di centro può arrivare al 14%, per Follini «gli elettori non sono soldatini che si muovono al comando dei generali del ceto politico». Il senatore è però d’accordo con il leader dell’Udc in tema di bipolarismo, che «non è l’undicesimo comandamento. Sulla legge elettorale – aggiunge – una volta Andreotti mi disse che il proporzionale è come la pressione bassa: fa venire il mal di testa ma evita il coccolone. Penso che in Italia sta arrivando il momento di abbassare la pressione».