Pd Lazio: primarie per scegliere il leader, Gasbarra in pole

Pubblicato il 24 Novembre 2011 - 21:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 24 NOV – Il prossimo segretario del Pd Lazio sara' eletto con le primarie. Dopo mesi di dibattiti, riunioni e tentativi di trovare una quadra per indicare il nuovo leader regionale in seno all'Assemblea, oggi, al termine del coordinamento politico, il commissario Vannino Chiti ha ''preso atto della mancata unanimita' sulle procedure per l'elezione del segretario regionale''. Sara' dunque lo stesso Chiti, sabato prossimo, a ''comunicare all'Assemblea regionale l'indizione delle primarie''. Le urne, a quanto si dice, dovrebbero essere aperte tra gennaio e febbraio del 2012 e una buona data potrebbe essere la prima domenica di febbraio, il 5. Il primo a esultare per le primarie e' il deputato Pd Enrico Gasbarra, da molti dato come il favorito, e convinto sostenitore dell'urna. ''L'ho da tempo ritenuta – dice – l'unico strumento in grado di farci uscire dallo stallo, e ridare forza al partito''. Le vie percorribili erano due: o l'accordo politico, o il voto. Pare pero' che una parte dei franceschiniani oggi auspicasse ''una consultazione rivolta solo agli iscritti – spiegano voci del partito – apportando modifiche allo Statuto''. Niente unanimita', dunque, niente decisione d'Assemblea: la parola a iscritti ed elettori. La figura di Gasbarra (ex presidente della Provincia di Roma, e dunque volto noto anche ai cittadini) dovrebbe godere di ampio consenso. Oltre che all'area cattolica, Gasbarra piace ai bersaniani, ai dalemiani, all'area Veltroni e a una quota rilevante di franceschiniani, oltre che a una parte di giovani del Pd, ultra' delle primarie. Ma, soprattutto, Gasbarra puo' contare sull'appoggio del suo successore a Palazzo Valentini, Nicola Zingaretti. Che oggi, nel confermare la sua soddisfazione per le primarie (''in assenza di convergenza unitaria deve vincere la trasparenza dei cittadini contro accordicchi di corrente''), guarda avanti: ''Dovranno essere lo strumento principale anche per la scelta del candidato sindaco per il Campidoglio, coinvolgendo oltre ai partiti, le associazioni, i movimenti e soprattutto tante tante persone''. Commenti positivi sulle Primarie anche da parte del capogruppo in Assemblea capitolina Umberto Marroni e del coordinatore dell'area Letta, Marco Di Stefano. Ma chi saranno i competitor di Gasbarra? Uno con ogni probabilita' sara' il deputato Giovanni Bachelet, vicino a Rosy Bindi, che riscuote le simpatie anche del vicepresidente del partito Ivan Scalfarotto. Eppure, diversi nel partito lo confermano, i candidati potrebbero non fermarsi a due. Sullo sfondo, infatti, c'e' il congresso nazionale del Pd, di cui la consultazione locale potrebbe essere ''solo un antipasto'': uno scenario che diventa estremamente delicato se si pensa alle voci che vogliono Zingaretti in lizza per prendere il posto di Bersani: qualcuno vuole leggere la candidatura di Bachelet anche come la dimostrazione del peso, a livello nazionale, che vuole continuare ad avere Bindi. Anche Dario Franceschini in persona sarebbe particolarmente attento in questi giorni alle vicende laziali. Tanto che, si dice, un candidato alternativo potrebbe arrivare anche da quell'area (Sassoli?). Ma c'e' chi parla anche di sorprese che potrebbero arrivare da una parte dei bersaniani, a controbilanciare il cattolico Gasbarra. ''Se si va alle primarie – sintetizza qualcuno – allora puo' succedere qualunque cosa, i vecchi schemi saltano. Liberi tutti''..