GENOVA – “Gravi irregolarità” nello svolgimento delle primarie del Pd in Liguria di domenica 11 gennaio vinte da Raffaella Paita: le ha denunciate il contendente sconfitto Sergio Cofferati al Collegio regionale dei garanti, che sul voto ligure si esprimerà mercoledì. Solo allora verrà proclamato il vincitore.
“Non chiedo l’annullamento del voto, ma voglio che il Collegio dei garanti esamini tutti i ricorsi in modo che ci sia un quadro definito di quanto accaduto e delle conseguenze che ci saranno”,
ha spiegato Cofferati.
Giovanni Lunardon, segretario regionale del partito, ha spiegato:
“Ci sono ricorsi pendenti depositati presso l’organo di garanzia delle Primarie, che valuterà se ci sono state irregolarità, ci sono tutti gli strumenti per arrivare presto a una convalida del voto, la proclamazione del vincitore è prevista un minuto dopo che la Commissione di Garanzia avrà valutato i ricorsi”.
Cofferati ha denunciato la presenza ai seggi di stranieri, soprattutto cinesi e marocchini, oltre a “riconosciuti esponenti del centrodestra” denunciando quello che ha definito “un inquinamento molto pesante non solo per i voti della destra ma con il voto organizzato di intere etnie”. Cofferati, che nell’ultima fase della campagna elettorale ha picchiato duro sull’endorsement avuto dalla sua principale avversaria di esponenti e forze di centrodestra come l’Ncd, ha annunciato che le irregolarità saranno segnalate alla commissione di garanzia e anche alla segreteria nazionale del partito.
Nella polemica si è inserito anche il Centro Democratico, che alle primarie liguri schiera Massimiliano Tovo. Angelo Sanza, responsabile dell’ufficio di presidenza nazionale di Centro Democratico, le ha bollate come una “carnevalata” chiedendosi “con quale coraggio, tra file di cinesi e marocchini, persone che chiedono agli imbarazzati scrutatori dove possono ritirare il compenso che gli è stato promesso per il voto, noti esponenti del centrodestra ai seggi, si continuino a demonizzare le preferenze visto che durante le elezioni politiche esistono controlli e garanzie che non sono nemmeno lontanamente paragonabili ai controlli fai da te delle primarie”.
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