Pd: se si spaccasse in pro-Renzi e anti-Renzi? I numeri a Camera e Senato

Pd: se si spaccasse in pro-Renzi e anti-Renzi? I numeri a Camera e Senato
Pd: se si spaccasse in pro-Renzi e anti-Renzi? I numeri a Camera e Senato (LaPresse)

ROMA – Cosa succederebbe all’attuale maggioranza di governo se, ipotesi fantapolitica per ora, il gruppo parlamentare del Pd si spaccasse in un fronte anti-renziano e uno renziano?

I conti li ha fatti l’agenzia Public Policy:

“Al Senato oggi i parlamentari vicini a Matteo Renzi sono 50 su 108. Al nucleo originario dei 12 “fedelissimi” entrati a Palazzo Madama grazie al voto politico di febbraio si sono aggiunti, in occasione del Congresso del Pd, i rappresentanti di Areadem guidata da Dario Franceschini, diversi popolari che fanno riferimento a Giuseppe Fioroni, la pattuglia dei liberal legati a Walter Veltroni, esponenti dell’ex maggioranza vicina a Bersani. 

Sommati ai parlamentari delle forze di opposizione – 60 di Forza Italia, 11 del gruppo Grandi autonomie e libertà, 15 della Lega Nord, 50 del Movimento 5 stelle, 7 di Sel, 3 dissidenti del M5s che hanno dato vita al gruppo di Azione e partecipazione popolare – potrebbero far cadere facilmente il governo con un numero compreso fra 193 e 196 senatori.

Superando ampiamente la soglia di 161 voti che costituisce il quorum dell’Assemblea. La cifra scenderebbe invece a 155 – numero al di sotto dell’asticella ma poco rassicurante per Palazzo Chigi e per le forze di maggioranza – se le componenti del Pd che hanno aderito al programma e alla candidatura di Renzi nel corso del 2013 scegliessero di salvare l’esecutivo e rifiutassero lo scioglimento anticipato delle Camere lasciando soli i 12 “fedelissimi” del primo cittadino di Firenze.

Più netto, in entrambe le ipotesi, lo scenario che si presenta alla Camera. Lì i parlamentari aderenti alla nuova maggioranza scaturita dal Congresso del Pd raggiungono la cifra di 150 su un totale di 300. Al nucleo originario di 40 esponenti dell’entourage del sindaco del capoluogo toscano si sono aggiunti nel tempo oltre 100 parlamentari appartenenti alle aree Veltroni, Franceschini, Fioroni. Con l’adesione ulteriore degli uomini che si richiamano all’Ulivo di Romano Prodi.  

Aggiunti ai 67 rappresentanti di Forza Italia, ai 9 di Fratelli d’Italia, ai 20 del Carroccio, ai 106 5 stelle, ai 37 di Sel, ai 3 fuoriusciti del M5s, potrebbero far cadere il governo con 389 voti. Andando ben al di là del quorum dei 316 suffragi necessari. Nell’eventualità di una defezione integrale delle componenti non strettamente “renziane” dell’attuale maggioranza del Nazareno, la cifra oscillerebbe invece tra 280 e 290 e salverebbe le sorti dell’esecutivo Letta”.

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