ROMA – “Un moderato al Quirinale e misure anticrisi condivise per un governo Bersani che duri”, ammicca Angelino Alfano al Pd domenica 17 marzo. “Non c’è spazio per scambi indecenti”, risponde piccato il Pd da Largo del Nazareno a Roma. Per Alfano, segretario del Pdl, la seconda batosta dopo la lite in diretta su Rai e con Lucia Annunziata, che gli ha detto: “Siete impresentabili“.
Il Pdl in vista del prossimo governo aveva posto a Pier Luigi Bersani le sue condizioni, prima sul Quirinale: “Noi proporremmo una figura di gran prestigio, assolutamente votabile anche da sinistra. La sinistra spero si renda conto di questa esigenza di rappresentanza per i moderati italiani: questo agevolerebbe anche la nascita di un governo Bersani. Se sarà un presidente di area moderata abbiamo già detto che la nostra bussola sarà il bene del Paese”.
Poi ha continuato: “Noi crediamo che dopo tre presidenti di sinistra il popolo dei moderati meriti un rappresentante alla presidenza della repubblica. Ci affidiamo alla saggezza del presidente della Repubblica. Speriamo che Bersani recuperi la bussola e la rotta per il bene del paese. In un paese normale, come è accaduto in Germania, devono collaborare i due più grandi partiti per governare il tempo della crisi”.
Dal canto suo Bersani dell’apertura Pdl non ne vuol proprio sapere. Parlando della formazione del prossimo governo in stile “Monti”, ha detto: “Non andrebbe bene, lo escludo in premessa, che alla fine di questo percorso venisse fuori l’idea, e c’è qualcuno che lo sta suggerendo, che in qualunque modo lo chiamiamo, facciamo una specie di governo Monti senza Monti. Lasciamo stare, perchè è mettere dei precari coperchi su una pentola a pressione. Serve cambiamento”.
Poi il Pd risponde chiaro al Pdl: “Per scambi indecenti qui non c’è recapito”.
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