Il Pdl attacca la Lega a Strasburgo: “Basta con le chiacchiere elettorali”

STRASBURGO – Alleati di governo in Italia, nemici in Europa: è scontro tra Pdl e Carroccio a Strasburgo. ”La Lega dovrebbe abbandonare gli slogan elettorali e andare più sul concreto. Basta chiacchiere, noi siamo per i risultati. Se la Lega vuole continuare su questa linea, si prenderà le sue responsabilità”: lo ha detto, ”in pieno accordo con Roma”, l’eurodeputata del Pdl Lara Comi, subito dopo che i deputati della Lega avevano votato contro l’approvazione in plenaria di una direttiva (comunque passata a larghissima maggioranza) sull’etichettatura dei prodotti tessili. ”Sparare sempre contro l’Unione europea non ha motivo ed in questo caso non è motivato – ha aggiunto Comi – Non si puo’ fare politica soltanto attraverso slogan finalizzati a raccogliere voti per la campagna elettorale, approfittando del fatto che la genete non riesce a comprendere la complessita’ dei meccanismi e delle procedure europee”.

Sullo sfondo dello scontro, non tanto o non solo la polemica per l’opposizione ad un provvedimento europeo che va contro la Reguzzoni-Versace leghista, quanto quella per le amministrative in Lombardia. Tanto che non è mancato l’affondo su Matteo Salvini, candidato vicesindaco di Milano, accusato di assenteismo.

”La Lega ha avuto un atteggiamento negativo – ha sottolineato Comi – probabilmente perché non ha compreso la differenza tra il dossier del tessile e quello sul ‘made in’. Ma questo non mi stupisce molto perché Salvini, pur essendo relatore per il gruppo Efd non è mai stato presente negli ultimi due anni del negoziato”. Un’accusa ribadita dallo stesso Mario Mauro: ”Non è di buon auspicio che chi aspira ad essere vicesindaco di Milano si caratterizzi per l’approssimazione e l’assentesismo nelle istituzioni”.

La frustata sulla Lega è arrivata ”a nome di tutta la delegazione italiana del Pdl”, ha precisato Comi, ed ”assolutamente concordata con Roma, tanto che anche il ministro Romani fara’ un comunicato, perché siamo assolutamente in linea sul concetto di tracciabilità” delle fibre tessili.

Ma ha preso il gusto della ritorsione per una serie di rancori quando la Comi ha precisato: ”Dove la Lega non si è alleata con il Pdl abbiamo avuto uno scontro forte, partito soprattutto da loro. Noi come Pdl abbiamo sempre chiesto l’alleanza anche nelle amministrative, come a Gallarate, Rho e Desio. La Lega ha voluto andare da sola, ne prendiamo atto. I toni sono stati alzati da loro. Quando Salvini, ieri in sede di dibattito ha detto che ‘questa è una truffa, è un imbroglio’. Non è un imbroglio. Semmai lo è stato quello che hanno fatto loro con una legge nazionale che non poteva essere applicata in Europa”.

Toni aspri anche giudicando l’opposizione leghista nel merito della nuova legge europea: ”Imprenditori e cittadini sono stanchi di slogan e di proposte di legge nazionali che non hanno avuto il minimo futuro e la minima concretezza”. Tutti sono stati compatti per sostenere questa direttiva (”compresi Pd e Idv”). Invece la Lega, ha ancora attaccato Comi, ha votato contro senza ”rendersi conto di aver votato contro una semplificazione delle procedure, uno studio sulla tracciabilita, uno studio sul ‘made in’ e sull’armonizzazione delle taglie”.

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