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Pdl. Berlusconi: “Sovranità trasferita da popolo ai pm”

di admin |3 Ottobre 2010 19:05

Silvio Berlusconi

 Berlusconi a Milano chiude la festa del Pdl e durante il comizio prende ancora di mira i magistrati:  “Dubitiamo dell’esistenza nel nostro Paese di una vera e compiuta democrazia. Se una legge non piace a certi pm, la impugnano e la portano alla Corte Costituzionale, che ha 11 componenti di una parte politica, e su pressione dei pm di sinistra la abroga”. Ecco allora la frase ad effetto, quella che può muovere le masse, secondo il premier: “La sovranità in queste condizioni è trasferita dal popolo ai pm”. E come le toghe anche la Corte costituzionale prosegue il presidente del Consiglio “è composta da quasi tutti esponenti della sinistra”.

17.57 –  Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, terminato il suo discorso, si è allontanato in macchina dal palco della Festa della Libertà, che si è dunque conclusa a Milano.

17.56 – ”Vogliono un governo tecnico perché vogliono cambiare la legge elettorale”. Lo ha detto il presidente del Consiglio spiegando: ”Vogliono cambiare la legge elettorale  perchè non vogliono una democrazia bipolare. Vogliono tornare all’Italia che aveva governi con una durata media di 11 mesi”.

17.45 – Berlusconi ha definto ”famigerato” il pm di Milano Fabio de Pasquale che ha sostenuto l’accusa al processo Mills. Berlusconi ha ricordato che il magistrato era lo stesso del processo per le tangenti dell’Eni: ”E’ lo stesso che disse a Cagliari che il giorno dopo l’avrebbe messo in libertà  e poi è andato in vacanza. Il giorno dopo Cagliari si è tolto la vita”. Berlusconi, infine, ha ricordato le motivazioni del processo Mills portate da De Pasquale e le ha definite assurde.

17.42 – Silvio Berlusconi, elencati tutti i risultati del governo, afferma: ”Poi è successo qualcosa, per me ancora incomprensibile, che ci ha portato a tre mesi di chiacchiere e di distinguo, di stillicidio, di critiche di cui abbiamo vissuto e che hanno dato della politica l’immagine terribile nell’estate che ha fatto dimenticare i meriti del governo. La politica italiana immagine di sé scandalosamente terribile”.

17.40 – ”Sono sceso tra i giovani del Pdl che lanciavano fuochi ed esibivano un cartello con la scritta d’oro buon compleanno presidente. A loro ho detto una delle mie storielle. Ne so più di 2 mila ma non posso raccontarvele ora sennò Gianni Letta mi sgrida. Ma davvero questi sono sorrisi, risate che ti puliscono la testa, sono terapeutiche e non può esserci nessuna intenzione cattiva in queste storielle”.

17.39 – ”Quando si parla di P3 si parla di quattro vecchietti che vengono tenuti dentro affinché parlino di Berlusconi”. Spiega  Berlusconi. ”I pm – ha aggiunto – utilizzano sempre lo stesso metodo: se dici qualche cosa contro Berlusconi il tuo stato cambia”. A questo proposito ha citato anche l’indagine sul presidente del senato Renato Schifani: ”Le dichiarazioni contro di lui sono di tale Spatuzza che è  in mano ai pm”.

17.35 – ”Andiamo avanti convinti della fiducia che ci ha dato Fli. Faremo una verifica giorno per giorno e se questa lealtà verrà meno nei fatti non ci metteremo un minuto per tornare al popolo italiano a chiedere di nuovo la sua fiducia. Questo è il nostro sentimento, il nostro auspicio, la nostra speranza”.

17.33 – ”Andremo avanti con una grande maggioranza parlamentare che è stata confermata la settimana scorsa sia alla Camera che al Senato. Parlamentari che hanno costituito un gruppo diverso hanno dichiarato la loro fiducia e noi vogliamo credere a loro per realizzare il nostro programma di governo, che a differenza della sinistra per noi è un vero contratto con gli italiani”. Spiega  Berlusconi parlando alla festa della libertà di Milano.

17.31 – ”Non vogliamo fare una riforma contro i giudici ma per i giudici onesti e per i cittadini”. Ribadisce il Cavaliere. ”Abbiamo ereditato – ha aggiunto – una giustizia civile e penale che non funziona”. Il premier ha ribadito l’intenzione di arrivare a un ”giusto processo, in cui l’accusa e la difesa siano sullo stesso piano”.

17.30 – ”Parlando con i giovani del Pdl ho fatto un’oggettiva foto di quel che avviene nel nostro paese: c’è un macigno sulla democrazia, forze che usano la giustizia a fini di lotta politica, per eliminare un protagonista che a loro non va bene, forze che hanno fatto patti con chi sta in politica garantendo loro protezione e per far passare una legge che a loro non va bene”. Il premier torna ad attacare le toghe. 

17.27 – “La Costituzione ce lo consente: varare una Commissione parlamentare su certa magistratura e sui suoi misfatti”. 

17.21 –  ”La sinistra continua a dirmi che devo andare a casa mettendomi a disagio, perché di case io ne ho venti e non saprei quale scegliere”. 

17.19 – ”Il nostro governo ha avuto il mandato elettorale ma questa sinistra continua a chiedere dal Parlamento, dai suoi giornali, dalla Rai pagata con i soldi di tutti che al posto del governo che ha avuto dagli italiani il mandato a governare si crei un governo tecnico che metta insieme le forze che le elezioni le hanno perse”. 

17.08 – ”Senza tema di essere smentito – afferma Berlusconi . dico che mai nella storia il nostro Paese ha avuto il rispetto e il peso come quello che ha oggi sulla scena internazionale”. 

17.03 – ”Tutti i grandi giornaloni nostri stanno con la sinistra”. Accusa il premier Silvio Berlusconi, chiudendo a Milano la Festa della Libertà del Pdl. 

16.56 – Nella crisi ”nessuno è stato lasciato solo, lo Stato è ritornato a fare lo Stato, uno stato generoso e amico dei suoi cittadini”. 

16.52 – ”Due anni fa abbiamo riunito otto componenti in un unico partito di centrodestra, nel marzo 2009 nacque Pdl che rappresentava moderati, riformisti, uomini di buon senso e buona volontà – prosegue il presidente del Consiglio sul palco di Milano -. Gli italiani risposero dal cuore non ‘partito’ della libertà, ma Popolo della Libertà. Avevamo vinto elezioni, dato vita a governo solido che si reggeva su maggioranza solidissima, nessun governo ha fatto così tanto in poco più di due anni: c’è da stropicciarsi gli occhi solo a leggere l’opuscolo che manderemo a tutti gli italiani per sapere ciò che abbiamo fatto”. 

16.43 –  ”Ci siamo uniti a chi faceva politica prima di noi facendosi prendere per mano”. Afferma Berlusconi ricordando la scelta di scendere in campo. ”C’era – ha aggiunto – una politica fatta di ideali, ricordiamo che anche la Chiesa sostiene che la politica è il più grande atto di carita”’. ”Abbiamo subito vinto le elezioni – ha aggiunto – e abbiamo iniziato a cambiare l’Italia”. 

16.39 – ”Eccoci qua ancora una volta insieme anche se qualcuno ha tentato di non farmi venire”. Il premier apre il suo comizio riferendosi alle voci che lo davano assente per motivi di sicurezza. 

16.37 – Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e’ arrivato alla Festa della Libertà, al Castello Sforzesco di Milano.

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