Pdl, Bocchino: “Mi dimetto”. Già pronta la lettera

Italo Bocchino

Italo Bocchino si dimette dalla vicepresidenza del gruppo del Pdl alla Camera. In un colloquio con il Corriere della Sera, il parlamentare ‘finiano’ annuncia di avere scritto la lettera di dimissioni che consegnerà a Fabrizio Cicchitto, chiedendo anche “un incontro con il coordinatore Denis Verdini e con Silvio Berlusconi” per avere “una discussione politica”.

Pronto, poi, “il giorno dopo, se necessario, a presentarmi all’assemblea del gruppo”. Nella vicenda, lui che era “il meno finiano”, che ha avuto “meno di tutti da Gianfranco” ci ha “messo la faccia” e si stupisce del fatto che molti ex colonnelli di Fini abbiano scelto di stare con Berlusconi.

“La scelta di La Russa – dice – credo che tolga il sonno a Gianfranco”. E’ “difficile” per Bocchino, “dire perché Ignazio si sia comportato così: era in una botte di ferro. Poteva continuare ad essere il coordinatore in quota An, e invece…”. Stupisce meno, invece, le scelte di Gasparri “che con Gianfranco aveva già rotto”, mentre Alemanno “che fa il sindaco di Roma, che urgenza aveva di schierarsi?”.

Per i finiani, spiega, “é impensabile un governo con una maggioranza diversa” e “parlare di elezioni anticipate” è “un errore politico”. Non ci sarà “nessuna guerriglia, né sabotaggio”, ma, conclude, “é chiaro che se cominciano le liste di epurazione allora andremo allo scontro”.

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