ROMA, 28 OTT – ''Continuano le smentite alla cosiddetta lettera degli scontenti. A questo punto, però, si pone un problema assai delicato e serio. Fermo restando l'assoluto diritto dei giornalisti di pubblicare notizie in loro possesso, non possiamo che contestare la diffusione di lettere anonime, a maggior ragione se a farlo è la principale agenzia di stampa italiana. Né si può pensare che siamo in presenza di una legittima protezione delle proprie fonti''. Lo afferma in una nota Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera.
''In questa vicenda, infatti – aggiunge – non solo, correttamente, non viene dato conto di chi abbia consegnato l'anonimo (tra l'altro non si sa quando datato) al giornalista, ma non è dato conoscere, scorrettamente, neanche il nome di un singolo firmatario di tale fantomatico documento. In definitiva, o si fanno nomi e cognomi di quanti hanno effettivamente firmato la lettera, oppure la stessa lettera semplicemente non esiste in quanto potrebbe averla scritta chiunque''.
''Ci aspettiamo quindi – conclude Cicchitto – una smentita da parte dell'organo di stampa che l'ha diffusa anche perché in caso diverso si creerebbe un precedente assai pericoloso: d'ora in avanti si può creare un fatto politico in modo artificiale senza il suo presupposto fondamentale e cioè senza qualcuno che metta il nome e la faccia su una qualsivoglia presa di posizione''.