Pdl, debutto di Alfano: “Vinceremo nel 2013 con la Lega”

Alfano e Berlusconi (Lapresse)

ROMA, 2 GIU – ”Le condizioni per rilanciare il Pdl ci sono. Il nostro traguardo e’ vincere le elezioni” del 2013. Per Angelino Alfano e’ il giorno del debutto da segretario in pectore del Popolo della Liberta’. E ‘l’erede politico’ di Silvio Berlusconi prova a caricare il partito, come farebbe il Cavaliere: fa un bilancio positivo dei tre anni passati di legislatura, invita a guardare con fiducia ”i due ancora davanti” e soprattutto rinsalda l’asse con la Lega, ”l’unica alleanza – spiega – che puo’ dare una serena prospettiva di stabilita’ all’Italia e di realizzazione delle riforme”.

Alfano interviene in diretta al Tg1 della sera e parla da leader. Nel suo primo giorno da ‘guida’ del Pdl, l’ormai uscente ministro della Giustizia riceve un coro di felicitazioni. Detta la linea sui referendum ribadendo la liberta’ di coscienza e il fatto che non incideranno, comunque sull’azione del governo. Quindi garantisce che prima di lasciare il ministero vedranno la luce il codice antimafia e il decreto per ridurre da 30 a 4 i codici di rito civile.

Ma deve anche fare anche i conti con la bocciatura di Vittorio Feltri, che lo definisce ”una pecetta”, e con l’agitazione delle varie anime del partito che invocano primarie e congressi.

L’editorialista del Giornale definisce ”quella di Alfano una misura presa in fretta e furia”. ”Un po’ di democrazia non farebbe male all’interno del Pdl”, aggiunge Feltri che cita velenosamente Nicole Minetti come esempio di candidatura imposta dall’alto.

Nel Pdl, intanto, cresce il partito delle primarie. Domenico Nania, vicepresidente del Senato, ‘benedice’ Alfano e auspica che ”le primarie istituzionalizzate per legge divengano lo strumento principe di questo rinnovamento”. Sulla stessa linea il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, che invoca ”primarie e congresso”. Il ministro Giancarlo Galan definisce ”Alfano l’uomo giusto per resettare” il partito e giudica le primarie ”una buona idea, anche se difficili da organizzare”.

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