Pdl: mentre gli uomini combattono le donne vincono

Giorgia Meloni, Mriastella Gelmini, Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo

Mentre deputati e senatori del Popolo della Libertà si scontrano e si dividono, le loro colleghe si uniscono e portano a casa quello che vogliono. Emblematico il trio Mara Carfagna-Stefania Prestigiacomo-Mariasetella Gelmini: negli stessi giorni in cui i loro compagni di partito si scontravano tra berlusconiani e finiani, le tre davano vita alla loro fondazione Liberamente, promossa anche dal ministro degli Esteri Franco Frattini, da quello del Lavoro Maurizio Sacconi e da quello della Cultura Sandro Bondi.

Il ministro Carfagna, dopo i suoi endorsement sull’omosessualità, che le hanno assicurato il favore della deputata del Partito democratico Paola Concia, e dopo aver incassato il successo della legge contro lo stalking che inasprisce le pene inflitte ai molestatori, ha ottenuto pure la testa del suo avversario Nicola Cosentino, coordinatore campano del Pdl e sottosegretario dell’Economia dimissionario dopo la propria iscrizione nella lista degli indagati per la nuova P2.

Un’altra punta di diamante del Pdl, scrive il Sole-24 Ore, è Beatrice Lorenzin, approdata in parlamento dopo una lunga gavetta sul territorio laziale, prima come consigliere comunale al Campidoglio e poi come coordinatrice regionale del partito. Un po’ come la collega Giorgia Meloni, reduce da una lunga e precoce palestra di politica locale, e lo stesso ministro dell’Istruzione Gelmini, partita da Desenzano del Garda e arrivata fino a Viale Trastvere.

Sempre sul territorio ad operare con popolarità c’è Renata Polverini, da segretario nazionale dell’Ugl a presidente della Regione Lazio, pur con l’handicap dell’esclusione della lista romana del Pdl dalle elezioni. Non si dimentichi poi Maria Vittoria Brambilla: fondatrice dei Circoli della Libertà, approdata al governo come sottosegretario, ha poi ottenuto un ministero anche lei, quello del Turismo.

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