Pdl e Lega: "Aboliamo i senatori a vita"

ROMA – Via i senatori a vita: questa richiesta che accompagnava le proteste del centrodestra nella precedente legislatura per l'appoggio che nelle principali votazioni davano al centrosinistra in affanno, torna alla ribalta.

L'occasione e' data dalla legge sulla riduzione del numero dei parlamentari all' esame della commissione Affari Costituzionali del Senato. Due emendamenti identici all'art. 2 del testo unificato sul taglio dei parlamentari presentati dal senatore Raffaele Lauro (Pdl) e Lorenzo Bodega (Lega) chiedono l'abrogazione dell' articolo 59 della Costituzione che riguarda i senatori a vita. Questo vuol anche dire che il presidente della Repubblica oltre a non poter piu' nominare senatori a vita cinque illustri cittadini, non sara' piu' neanche lui ''senatore di diritto a vita'' come prevede ora l'articolo 59.

Meno draconiana, invece, la richiesta del senatore Oskar Peterlini (Svp) che attribuisce al Capo dello Stato la facolta' di nominare soltanto 3 senatori a vita. Gran parte dei circa 50 emendamenti depositati, invece, riguardano il numero dei parlamentari da eleggere. Il testo base proposto dai relatori indica in 450 il numero dei deputati e in 250 quello senatori. La Lega con Bodega vuole 250 deputati. Francesco Rutelli (Api) li fissa a 400 come Lucio Malan (Pdl).

Peterlini (Svp) opta per 300 come Felice Belisario (Idv). Controcorrente Domenico Benedetti Valentini (Pdl) che sale a 458. Sul numero dei senatori l'Idv punta a 150, stessa proposta da Peterlini. Piu' contenuto il taglio di Rutelli che indica in 200 il numero dei senatori. Sempre 'contro' Benedetti Valentini con 254. Sul testo base il Pd non ha presentato emendamenti probabilmente in sintonia con il relatore Enzo Bianco che intende proporre il ritiro delle proposte di modifica per portare cosi' com'e' in aula il testo base adottato dalla commissione.

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