La finiana ‘Farefuturo’ contro La Russa: “E’ di destra parlare di calcio in un giorno di lutto?”

Ignazio La Russa

Le divisioni interne al Pdl volano anche tra le fondazioni. FareFuturo, fondazione del presidente della Camera Gianfranco Fini, attacca oggi il ministro e coordinatore nazionale, Ignazio La Russa per le sue frasi sulla partita Siena-Roma pronunciate proprio nel giorno del lutto nazionale per la morte dei due soldati italiani a Herat, in Afghanistan. La fondazione finiana si chiede: è “di destra” mescolare questioni calcistiche con il lutto?

“Tanta attenzione alle etichette – scrive Federico Brusadelli su FarefuturoEwbMagazine – e poca ai contenuti. Ed ecco le scivolate Se questa è la ‘vera destra’…. C’é chi, beato lui, sa di avere il copyright della ‘destra’ in Italia. E lo ricorda costantemente, sottolineando cosa sia e non sia ‘di destra’ – scrive Brusadelli – Immigrazione, ambiente, diritti civili, economia, cultura: il copyright copre tutti gli ambiti dello scibile umano”.

“Viene da chiedersi – continua – se è davvero così di destra che il titolare della Difesa, nel giorno in cui due nostri militari perdono la vita in Afghanistan, dirami un comunicato dal quale si apprende che pur nel rispetto dei tragici avvenimenti che hanno coinvolto oggi i nostri militari in Afghanistan, il ministro Ignazio La Russa ritiene opportuno non entrare nella polemica nata dalle dichiarazioni da lui rilasciate al termine della partita Siena-Inter, ma ci tiene a specificare che il Siena ha solo inutilmente cercato uno sterile ed inutile zero a zero con un “catenaccione” vecchia maniera quasi che l’importante fosse ostacolare l’Inter anziché cercare un risultato di prestigio per se stesso, mentre il Chievo, sia a Milano la scorsa settimana che ieri con la Roma ha giocato alla ricerca di una vittoria che, quando non vi sono problemi di classifica, dovrebbe essere l’obiettivo di tutti. Anche della squadra di Mezzaroma. Questo sì che è ‘essere di destra’ “.

“E viene anche da chiedersi – continua – quanto sia di destra invocare, come ha fatto dall’alto del suo scranno governativo l’onorevole Daniela Santanché, intervenendo a Mattino Cinque, il rispetto della privacy nelle indagini portate avanti per sradicare il cancro mafioso: che senso ha intercettare un mafioso mentre parla con la madre? E’ un abuso, dice il sottosegretario. Questi sì che sono ‘ideali di destra’ “.

“Ecco – conclude Brusadelli – episodi così confermano un sospetto: che chi si preoccupa tanto delle etichette, finisca, come in questi due piccoli casi, per dimenticare il contenuto”.

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