Pdl, Formigoni: “Elezioni nel 2012. A gennaio le primarie”

Pubblicato il 24 Settembre 2011 - 15:59 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 24 SET –  ”Elezioni nella primavera 2012”. Roberto Formigoni rompe quello che nel Pdl appariva un tabù e per primo ventila l’ipotesi che, sulla spinta del referendum elettorale, si vada alle urne molto prima del 2013. E allora, invoca il governatore, il Pdl non si faccia trovare impreparato e convochi già ”a gennaio” le primarie per scegliere il proprio candidato premier, che non sarà Silvio Berlusconi.

”Possiamo vincere le elezioni del 2013”, dichiara in mattinata il segretario del Pdl Angelino Alfano, battendo ancora sul tasto della tenuta del governo fino al termine della legislatura.

Ma Formigoni nel pomeriggio, alla convention della Nuova Italia di Alemanno, dice chiaro e tondo che c’è un’altra ipotesi in campo e con quella bisogna fare i conti. ”Immagino che le elezioni nel 2012 siano la probabilità più vicina”, afferma il governatore.

E scommette che la Corte costituzionale a gennaio dichiarerà il referendum anti-Porcellum ammissibile anche se formalmente non lo sarebbe, ”perché rompe le scatole al governo Berlusconi”. E poiché il conseguente ritorno al Mattarellum sarebbe ”assolutamente contrario agli interessi della Lega”, Bossi ”staccherebbe la spina” all’esecutivo prima che la consultazione possa tenersi.

Un ragionamento, questo, che induce il Pd, con il vice capogruppo Michele Ventura, ad affermare che ”Formigoni smentisce Alfano sulla possibilitàche si possa fare una riforma elettorale” prima del referendum. Il Pdl, almeno ufficialmente, sembra ignorare però le parole del governatore, e continua a parlare di riforma elettorale e di fine legislatura nel 2013.

Anche se, rotto l’argine, c’è chi, come il deputato Francesco De Luca, conferma che ”Lega e parte del Pdl preferiscono le urne al cambio della legge elettorale”. Allora, senza infingimenti, Formigoni al suo partito chiede di attrezzarsi a tenere le sue primarie per la leadership ”a gennaio” 2012. Perché non si può arrivare impreparati alle urne e ”come ha detto La Russa, Berlusconi non si candiderà”.

Tempistica a parte, del resto, la scelta delle primarie sembra essere ormai stata accettata dal Pdl. Su di esse batte da tempo il sindaco di Roma Alemanno. Ma lo stesso segretario Alfano si dichiara ”favorevolissimo”, immaginando un Pdl fatto ”da leader locali eletti”. Anche se c’è chi, come Fabrizio Cicchitto, avverte: ”Le primarie devono essere regolamentate, sul modello americano. Non può votare il primo che passa”.