Pdl-Lega e “l’alleanza per convenienza”. Spunta anche “Forza Gorizia”

GORIZIA – La Lega, pur avendo schierato un candidato sindaco “autonomo” per il comune di Gorizia (l’attuale assessore alla Sicurezza e alle Politiche giovanili Stefano Ceretta) ancora non ha deciso cosa farà a maggio, per le elezioni. Contatti frenetici delle più alte sfere (fra Berlusconi e Bossi) per delineare quindi le possibili deroghe, Gorizia compresa.

Ma ecco quale potrebbe essere la strategia. Far cambiare nome alla lista del Pdl, facendola diventare una lista civica. Cosa che sta accadendo un po’ ovunque per tentare di mantenere ancora intatta l’alleanza Pdl-Lega. E allora spunta il possibile schieramento denominato “Forza Gorizia” o “Popolo per Gorizia” che sostituirebbe il simbolo del Popolo delle libertà. In questa maniera la Lega appoggerebbe una lista civica e l’onore sarebbe salvo.

Chiaramente, il più attento all’evolversi della situazione è il sindaco Ettore Romoli che dice: “Sono in attesa di conoscere le decisioni del Comitato federale della Lega. Che dire? Mi auguro che la Lega voglia continuare nella proficua collaborazione di questi cinque anni”.

I neonati movimenti sono di due tipi. Ci sono quelli come “Forza Veneto” o “Forza Lecco”, che sono di fatto uno strumento di battaglia politica interna, nell’orizzonte dei congressi locali del partito e in esplicita opposizione alla componente che fu Alleanza nazionale. In secondo luogo, ci sono le liste utili a mantenere un legame con il Carroccio in alcune realtà locali, proprio come confermato da Bossi. E dunque, nei pochi casi ancora possibili, i “Forza…” potrebbero essere l’uovo di colombo per mantenere la vecchia alleanza, evitando magari sconfitte rovinose.

Infine, c’è un terzo caso ancora, ed è quello che più preoccupa i vertici Pdl. L’esempio è “Forza Verona”, l’associazione che riunisce i pidiellini che sosterranno la corsa alla riconferma di Flavio Tosi: Alfano li ha sospesi, visto che il Pdl sostiene un proprio candidato, Luigi Castelletti.

 

 

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