Pdl contro Lega: “Non taglieremo le pensioni alle vedove”

ROMA -Tra Pdl e Lega c’è un problema di intesa sulla manovra, specialmente sulle pensioni: la proposta del ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli di tagliare le pensioni delle vedove, cioè le pensioni di reversibilità corrisposte a quanti non hanno mai lavorato. Ci tiene il ministro a specificare che le pensioni dei lavoratori non vanno toccate, così come cari al ministro e alla Lega sono gli enti locali ed i piccoli comuni. Ma le pensioni di reversibilità sono da rivedere: “Chi ha pensioni di reversibilità eccessivamente alte, oggi percepisce degli accompagnamenti che vengono dati indistintamente a tutti senza dei limiti legati al reddito”, spiega Calderoli.

Le affermazioni di Calderoli non sono andate giù né alla maggioranza, né all’opposizione. Toccare le pensioni di vedove ed invalidi è un’ingiustizia sociale troppo forte, con Francesco Storace che ha dichiarato: “Avanti così, per le persone disabili manca solo la tortura. Chieda scusa a disabili e vedove”. Stefano Fassina, responsabile del Pd, ha definito indecente la proposta del ministro, sostenendo che “pur di non far pagare i grandi evasori fiscali condonati a prezzi stracciati, Pdl e Lega programmano di tagliare le pensioni in essere delle vedove”.

Rosy Bindi ha commentato: “Si sapeva che questo è un governo nemico delle donne (…) riducono anche i diritti universali delle persone disabili, malati gravi e gravissimi. Noi ci opporremo con grande fermezza a questa ennesima vergognosa ingiustizia, che renderebbe ancora più indigeribile la manovra”, mentre secondo Cesare Damiano, capogruppo Pd in Commissione lavoro, si tratta di “un attacco vergognoso a persone anziane, vedove e vedovi, che rappresentano l’anello debole della catena sociale. Alla faccia dell’equità e della difesa dei diritti dei lavoratori. Piuttosto si pensi alla tassazione dei grandi patrimoni, di quel dieci per cento di famiglie che detengono la metà della ricchezza del paese, e alle rendite speculative se si vuole andare nella direzione di una vera giustizia sociale”.

Anche nella maggioranza le affermazioni di Calderoli hanno generato un clima di tensione, con Giuliano Cazzola del Pdl che ha dichiarato: “una maggioranza che esita ad estendere a tutti i redditi una misura, come il contributo di solidarietà, già in vigore per i pubblici dipendenti ed i pensionati, che si arrende davanti al tabù delle pensioni di anzianità , eviti almeno di coprirsi di ridicolo andando alla caccia delle pensioni di reversibilità erogate alle casalinghe rimaste vedove, dei trattamenti degli invalidi civili e dei titolari dell’assegno sociale”.

 

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