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Pdl: “Mercoledì via Imu o governo cade”. Fassina: “Non per case di lusso”

di Maria Elena Perrero |25 Agosto 2013 15:03

Stefano Fassina (Foto Lapresse)

ROMA – Il futuro del governo Letta dipende dall’Imu, e si deciderà nel Consiglio dei Ministri di mercoledì 28 agosto. Il Pdl, per bocca del capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, lancia l’ennesimo aut aut sulla casa sulla prima casa. Ma il viceministro all’Economia, Stefano Fassina, frena e riporta la linea del Pd: “sì all’abolizione dell’Imu ma non per le prime case di lusso”.

Ma l’ex ministro Brunetta avverte: “Non pensi Saccomanni di arrivare in Cdm con una proposta ‘prendere o lasciare’ sull’Imu. Dati i tempi non penso che sarebbe produttivo. Sull’Imu io non ho nessuna informazione e mi sono anche stufato di questo modo di procedere per indiscrezioni del governo”. Secondo il capogruppo Pdl “si sapeva sin dall’inizio che l’Imu era un problema e il Pdl il 22 luglio ha consegnato a Saccomammi un articolato con proposte e le relative coperture. Ma ad oggi ho sentito solo indiscrezioni, chiacchiere e non una proposta”.

La linea del Pdl era già stata ribadita dal vicepremier e segretario del partito, Angelino Alfano, alla fine del vertice di Arcore: “Per la sopravvivenza del governo è necessario il rispetto degli impegni programmatici a partire dall’abolizione dell’Imu su prima casa e agricoltura. Non c’è più tempo per rinvii e dilazioni”, aveva detto.

Ma Fassina è netto: “Vorrei che il Pdl prestasse, attenzione non solo verso chi ha appartamenti di 400 metri quadrati ma verso chi rischia di non vedere rifinanziata la Cig in deroga”. Fassina ne fa una questione di contingenza per il Paese: “Come governo non possiamo guardare in faccia un disoccupato e dirgli che non gli diamo l’indennità di disoccupazione perché abbiamo tolto l’Imu a chi ha un mega appartamento in centro. Abbiamo poche risorse e quattro priorità: Imu, Iva, cassa integrazione in deroga ed esodati. Su queste quattro priorità dobbiamo allocare risorse che sono scarse”.

 

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