Pdl, Scajola chiede "rinnovamento radicale"

ROMA, 28 GIU – In vista del consiglio nazionale del Pdl, venerdi' prossimo, che certifichera' la nomina di Angelino Alfano alla guida del partito, crescono le fibrillazioni interne, come testimonia una missiva inviata da Claudio Scajola al segretario politico in pectore, in cui chiede una svolta e un ''rinnovamento radicale'' del partito.

E come conferma la reazione dei ministri Franco Frattini, Mariastella Gelmini, Stefania Prestigiacomo, Paolo Romani, Mara Carfagna e Giancarlo Galan, che in una nota congiunta hanno quasi zittito l'ex ministro dello Sviluppo economico: ''La svolta gia' c'e' e si chiama Alfano''.

''Sara' Alfano, in piena autonomia e ascoltando chiunque abbia suggerimenti e consigli propositivi, a indicare iniziative e a formulare le scelte per il partito'', sottolineano i ministri.

Nella lettera inviata da Scajola, datata 24 giugno, l'ex coordinatore rimarca come sia ''fondamentale che il grande appuntamento'' del Cn ''vada al di la' dei pur importanti adempimenti statutari e assuma un profilo politico di grande rilievo''. E auspica un ''cambiamento vero, che incida in modo profondo sulla struttura del partito, per rinnovarlo radicalmente''. ''Sono convinto, avendo anche ascoltato in questi giorni molti parlamentari ed esponenti del PdL sul territorio – fa presente Scajola – che sia proprio questo che si aspetta un partito ancora scosso e turbato dalle recenti vicende politiche ma, per quanto vedo e sento, ben disponibile a raccogliersi intorno a un serio progetto per superare le attuali difficolta', e a stringersi intorno al presidente Berlusconi con l'obiettivo di vincere le prossime elezioni politiche''.

L'ex ministro dello Sviluppo economico al segretario in pectore del Pdl chiede dunque come ''primo passo'', un ''cambiamento vero, che incida in modo profondo nella struttura del partito, per rinnovarlo radicalmente: un partito fatto di regole e di luoghi di discussione, con l'elezione di tutti gli organi dalla periferia al centro e con l'indicazione dal basso anche dei candidati''. Inoltre dal Consiglio nazionale Scajola si attende ''una profonda revisione dello Statuto, anche per ripensare radicalmente l'organizzazione del partito sul territorio, coinvolgendo davvero la base e i militanti''.

Resta ''ineludibile'' la tappa di ''un congresso costituente, con un nuovo nome e un nuovo simbolo, aperto a tutti i moderati che si riconoscono nel Ppe''. Scajola chiede poi che venerdi' si approvi ''un vero documento di indirizzo politico''. (

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