ROMA, 27 OTT – I cosiddetti “malpancisti” del Pdl chiedono a Berlusconi di allargare la maggioranza. Gli scontenti del partito dunque non mollano l’osso nemmeno adesso. Nemmeno ora che l’Unione Europea ha sostanzialmente “accettato” le misure con cui l’Italia intende affrontare la crisi. Beppe Pisanu, da tempo indicato tra gli scontenti del partito, ha negato qualsiasi paternità dell’iniziativa: “Non l’ho nemmeno sottoscritta”.
Dopo il si’ dell’Europa, dunque, le acque restano agitate nella maggioranza. Alcuni parlamentari del Pdl stanno lavorando ad una lettera-appello al premier, nella quale si chiede ancora a Berlusconi di fare un passo indietro e allargare la maggioranza, proprio per poter dar corso agli impegni assunti con l’Ue.
Gli “scontenti” del Pdl nella lettera appello – che inizia con un ”Caro presidente Berlusconi” – rinnovano ancora la fedelta’ al premier, ne sottolineano i ”grandi meriti politici” e chiedono di poter continuare a sostenerlo, ma avvertono che senza un un cambio di passo no potranno piu’ garantire il loro sostegno.
Per non finire ”su un binario morto” – scrivono – e’ tempo di ”rilanciare l’azione politica, allargare la maggioranza parlamentare alle forze che tradizionalmente hanno fatto parte della nostra coalizione e dare una svolta all’azione di Governo”. Dell’appello, che ancora non si sa quante firme avra’ in calce – si e’ a lungo discusso nella riunione di ieri di una quindicina di senatori con Beppe Pisanu, ma anche nelle riunioni degli scajoliani e tra diversi altri esponenti del Pdl.
”Ci sentiamo in dovere – si legge nella bozza del documento – con la lealta’ e la sincerita’ che ti abbiamo sempre dimostrato, di rappresentarti il nostro critico convincimento sulla situazione politica dell’attuale maggioranza parlamentare che sostiene il tuo Governo. Dobbiamo oggettivamente registrare che l’esiguita’ dei numeri, in particolare alla Camera, non consente a questo Governo di poter affrontare neanche l’ordinario svolgimento dei lavori parlamentari, e tanto meno quindi, di dare quelle risposte, anche molto impegnative sul piano del consenso sociale, che la drammatica situazione economico finanziaria richiede”, soprattutto dopo la lettera discussa ieri a Bruxelles dal premier. La coalizione di maggioranza – si legge ancora – ”non ha alcuna realistica possibilita’ di vittoria nei prossimi appuntamenti elettorali”.
”Da parte nostra – si conclude la bozza della lettera-appello -, la lealta’, il senso di disciplina e responsabilita’ che abbiamo finora dimostrato, sostenendo l’iniziative del Governo anche quando i provvedimenti non erano in sintonia con i nostri principi e i nostri programmi, non potra’ da oggi essere piu’ garantita in assenza di una forte discontinuita’ politica e di Governo”.