Pedofilia, la Cei: “Impegno solenne: basta omissioni”

Pubblicato il 8 Novembre 2010 - 17:02 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco, riconoscendo ”peccati di omissione” e ”tradimenti della fiducia” nel passato atteggiamento della Chiesa verso la pedofilia, ha oggi assicurato tutto ”l’impegno”, ”assunto nel modo più solenne”, per affrontare e prevenire tali ”storture”.

”Non sempre – ha ammesso Bagnasco – siamo stati pronti a identificare la gravità di certe azioni e abbiamo adeguatamente compreso che vi sono condizioni non guaribili con l’ammonizione, il pentimento, la volontà di ricominciare in situazioni nuove”.

‘”Ci sono stati deficit e anche degli scandali – ha detto al termine del suo discorso introduttivo alla sessantaduesima assemblea generale della Cei -, dei peccati di omissione e dei tradimenti della fiducia”. Secondo Bagnasco, ”ci sono storture della psiche che necessitano di un pronto isolamento e di cure particolari, oltre che di una sanzione commisurata alle ingiustizie. Su questo fronte la comunità nazionale, che tanta stima e confidenza da sempre nutre verso la Chiesa – ha concluso – deve sapere che ha tutto il nostro impegno assunto nel modo più solenne”.

Un impegno alla ”vigilanza” e all’ ”attenzione” contro quegli ”abusi orribili” – li ha definiti in un altro passaggio riferito ai giovani seminaristi – essenziale per contribuire al meglio ad uno sforzo educativo finalizzato ”alla felicità delle giovani generazioni”, che, per i vescovi, è quanto mai necessario.

Bagnasco, citando parole del Papa, ha esortato i giovani che si avvicinano al sacerdozio ”ad essere onesti con noi stessi, a non fingere, a non dar corso ad alcuna doppia vita, a opporci all’abbrutimento dell’anima, all’indifferenza che si rassegna al fatto che siamo fatti così”. E ha chiesto ai sacerdoti di dare ai giovani, ”cercatori di infinito” e nostalgici di ”felicità vera” un ”accompagnamento disponibile” sul loro cammino di vita.

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