Pensioni di invalidità: ipotesi soglia di reddito contro differenze Nord-Sud

Pensioni di invalidità: ipotesi soglia di reddito contro differenze Nord-Sud
Pensioni di invalidità: ipotesi soglia di reddito contro differenze Nord-Sud

ROMA – “Eliminare le differenze tra Regioni sulle pensioni di invalidità”: è l’obiettivo del governo Renzi contenuto nel Documento di Economia e Finanza, dopo la notizia che una pensione su quattro al Sud è proprio di invalidità, mentre al Nord la percentuale è di una su dieci. Un obiettivo che si vuole perseguire con più controlli e, probabilmente, introducendo una soglia di reddito per le pensioni di accompagnamento.

Come spiega Luca Cifoni sul Messaggero, il presupposto è abbastanza chiaro: le disparità nella concentrazione delle pensioni di invalidità non si spiegano se non supponendo abusi o comunque un eccesso di generosità, se vogliamo chiamarlo così.

Lo stesso argomento, insomma, fatto un anno fa all’allora commissario alla spending review (o revisione della spesa che dir si voglia) Carlo Cottarelli. 

In realtà, scrive Cifoni,

“i trattamenti in questione sono almeno due: la pensione di invalidità propriamente detta, e la più onerosa indennità di accompagnamento, riconosciuta agli invalidi totali impossibilitati a deambulare o a compiere gli atti quotidiani della vita. L’importo medio di quest’ultima prestazione è quasi doppio della precedente (485 euro contro 275); ne vengono erogate quasi due milioni mentre le pensioni di invalidità sono poco meno di 900 mila. Nel 2014, nonostante la maggiore severità dei controlli, la spesa complessiva è cresciuta rispetto all’anno precedente di quasi il 3 per cento”.

La situazione italiana, però, è tutt’altro che omogenea, ed è per questo che il governo vuole capire meglio.

“La regione in cui pensioni e indennità sono più diffuse pare essere la Sardegna: la provincia di Oristano è al primo posto in entrambe le tipologie (rispettivamente 2,81 e 6,39 trattamenti ogni 100 abitanti, contro medie nazionali di 1,46 e 3,30); tra le prime dieci ci sono cinque province sarde nel caso delle pensioni e tre per le indennità.

Seguono province del Mezzogiorno con una significativa eccezione, quella dell’Umbria. Terni e Perugia sono al sesto e all’ottavo posto per la diffusione delle indennità di accompagnamento. Dalla parte opposta, in fondo alle tabelle, ci sono tutte Province del Nord o del Centro Nord, con Modena, Bologna, Prato, Monza e alcune altre che brillano per scarso ricorso alle prestazioni di invalidità”.

Il governo intende procedere con dei controlli mirati nelle Province sospette, ma introducendo anche una soglia di reddito per le indennità di accompagnamento. Politicamente, però, sottolinea Cifoni, si tratta di una decisione non certo indolore.

 

 

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