ROMA – Dopo la riforma delle pensioni (dicembre 2011) dell’allora ministro del Welfare Elsa Fornero, il numero dei nuovi pensionati, ovvero dei lavoratori che sono andati a riposo, è calato del 43% in un anno.
Nel 2013 sono stati state liquidate 649.621 nuove pensioni con un calo del 43% rispetto ai 1.146.340 di nuovi assegni liquidati nel 2012.
È quanto emerge dal confronto tra il bilancio preventivo Inps per il 2014 (nel quale sono contenuti i dati 2013 assestati che risentono della riforma Fornero) e il bilancio sociale dell’Istituto per il 2012.
La spesa pensionistica finanziata in via principale dei contributi versati dai lavoratori e dai datori di lavoro nel 2014 ammonterà a 243,4 miliardi (+1,1% sul 2013) e sarà pari al 15,19% del Pil. Lo prevede l’Inps nel bilancio di previsione 2014 che sarà a breve all’esame del Civ.
Nel documento si sottolinea che la spesa pensionistica complessiva comprese le pensioni erogate per conto dello Stato (come quelle sociali o agli invalidi civili) ammonterà a 255,5 miliardi, pari al 15,94% del Pil (16,21% nel 2013).
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