Perché astensione record alle ultime elezioni amministrative? Perché si vota di meno? quanto pesa l’effetto Draghi

Perché questa astensione record alle ultime elezioni amministrative? Mai così bassa nella storia della nostra democrazia. Affluenza media ai ballottaggi bloccata al 43,93%. In netto calo rispetto al primo turno (52,67%). Addirittura 7 punti in meno rispetto al 2016.

Vogliamo parlarne? A Roma, ad esempio, sono “ spariti “900 mila votanti in meno di trent’anni. Tanta roba. Perché questa fuga dalle urne? Tentiamo una interpretazione.

1) Queste Amministrative hanno accentuato il calo generale di interesse della Politica. Lo certifica anche l’Auditel dei talk show in clamoroso stato comatoso.

E poi perché i candidati erano poco appetibili. Nessuno ha suscitato entusiasmi come avveniva in passato. Salvo, forse, Milano.

Milano ha premiato Beppe Sala per il suo efficientismo con un eloquente 57,73% (ha doppiato Bernardo Luca inchiodatosi al 31,97%).

E Bologna  che ha sostenuto il pragmatico Matteo Lepore che è diventato il sindaco felsineo più votato al primo turno (61,90%). Già fatta la giunta  bolognese (5 uomini,  5 donne). Il leader delle Sardine Matteo Santori, oggi organico al Pd (boom di preferenze ) è stato  tagliato fuori dalla giunta. Dovrà accontentarsi della delega al Turismo e Deleghe giovanili .

2) Indubbiamente il crollo dei Cinquestelle (solo il 3,7% a Bologna) ha segnato  le urne. Quello  del M5S non è certo un elettorato d’opinione. Finora aveva pescato soprattutto in un elettorato meno strutturato. Salvo “qualche avventato  intellettuale“, come ha detto Raimondo Cubeddu professore di Filosofia Politica a Pisa.

Ora i grillini, dopo una batosta del genere, per chi dovrebbero votare? Mistero.

E che dire del flop del centrodestra? Candidati deboli e presentati in ritardo, coalizione divisa (la Lega si è divisa tra “governisti “ e no. Fratelli d’Italia ha mantenuto il suo profilo di oppositore a Draghi. Forza Italia, sempre più europeista e favorevole a vaccini e Green pass).

E poi le polemiche sui casi esplosi nelle ultime settimane (caso Morisi, la mancata condanna dell’ assalto neofascista alla sede della Cgil). Sbagliano Salvini e la Meloni a minimizzare la sconfitta accusando il clima politico ostile. Il Pd ha vinto quasi senza giocare. 

Perché gli sono bastati gli autogol degli altri. E Letta presto si renderà conto  che non è sempre Natale.

3) Io una idea su questa astensione record me la sono fatta. Si chiama “effetto Mario Draghi“. Per carità, è solo una opinione, voglia di capire. Supermario ha dato prova di efficientismo. Il suo carisma ha fatto centro tanto che i francesi l’hanno paragonato a De Gaulle. Dunque si andrebbe verso un semi presidenzialismo. 

I nostri politologi sono più cauti, dicono che il paragone è solo una suggestione. Ma ora che si è registrata la caratura di Draghi c’è pure il problema del ritorno a figure non alla sua altezza. Infine, mi pare, è mancato un elemento propositivo, di speranza. Tutto è stato proposto in negativo. E ciò  ha demoralizzato gli elettori .

 

 

 

 

 

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