Piacenza, la sinistra fa primarie col trucco: con gli stranieri pagati

PIACENZA – A Piacenza si sono svolte le primarie della sinistra per scegliere il candidato alle Comunali del 2012, ma c’è stato il “trucco”: circa 200 immigrati pagati cinque euro l’uno per andare a votare. A denunciare l’accaduto è stato lo stesso comitato organizzatore. Sono stati visti entrare ai seggi circa 200 tra peruviani, ecuadoriani e altri extra comunitari che, dopo aver votato hanno fotografato la scheda e poi, con foto sul cellulare alla mano, sono usciti e hanno ricevuto dei soldi, pochi soldi, da italiani piazzati all’uscita. Si parla, appunto, di cinque euro a voto. A Piacenza i maggiori sospetti sono ricaduti sull’Italia dei Valori, che correva con il suo candidato Samuele Raggi, ma dal partito di Di Pietro arriva una secca smentita.

Alla fine le primarie sono state vinte dal candidato del Pd Paolo Dosi, molto vicino all’attuale sindaco Roberto Reggi. Ma le primarie piacentine sono state “macchiata” dai presunti voti di “scambio” degli immigrati. A denunciarli proprio il segretario provinciale del Pd Vittorio Silva:  “Qualcuno ha pagato stranieri per andare a votare, ci sono state irregolarità, con gente che fotografava la propria scheda e la cui preferenza veniva comprata con 5 euro”. Ma le prime segnalazioni sono partite proprio domenica dal comitato organizzatore delle primarie, che già alle 8.30 aveva iniziato a notare movimenti strani di stranieri al seggio.

Tra i maggiori sospettati compaiono l’Italia dei valori e il suo candidato Samuele Raggi: “Un voto per Raggi = 5 euro”, “Idv vergogna”, “Idv = mafia”, le scritte apparse sui muri di Piacenza. Dal partito di Antonio Di Pietro negano ogni accusa. “E fino a prova contraria ci crediamo”, sostengono i democratici.

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