Colpo di scena in Piemonte: riconteggio delle schede delle regionali, la Bresso potrebbe superare Cota

Pubblicato il 15 Ottobre 2010 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA
mercedes bresso

Mercedes Bresso

Colpo di scena in Piemonte: il riconteggio parziale delle schede avrebbe ribaltato il risultato delle scorse regionali. Infatti l’elevato numero di schede non valide attribuite a Roberto Cota avrebbe portato Mercedes Bresso in vantaggio nella corsa alla poltrona di presidente della Regione. I numeri per il momento non sono ufficiali, ma le voci di corridoio sulla vittoria della Bresso si fanno sempre più insistenti.

Al computo totale delle schede manca ormai solo il dato relativo alla provincia di Torino, ma nelle altre terre piemontese c’è stata una vera e propra debacle per il governatore leghista. I voti in sospeso sono quelli delle liste “Consumatori” e “Al centro con Scanderebech”, che appoggiavano il candidato leghista del centrodestra. In totale si tratta di 15.179 preferenze: secondo il “trend” dei voti  annullati finora, Cota dovrebbe perdere tra le 9 e le 12 mila preferenze. Cota vinse la “corsa alla poltrona” per 9.372 voti di differenza.

Secondo il Tar del Piemonte, le due liste “incriminate” erano “assimilate” a partiti ai quali non appartenevano. Per questo il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso del Partito Democratico, che ha chiesto il riconteggio dei voti.

Le prime indiscrezioni sui risultati del riconteggio fanno “gongolare” naturalmente Mercedes Bresso, mentre stanno creando apprensione tra gli uomini di Cota. Ad esempio il leader della Lega, il ministro per le Riforme Umberto Bossi, ha detto: “Se vogliono far perdere Cota si mette male la democrazia perché chi ha perso, ha perso e basta. C’è qualcuno che vuole annullare dei voti validi”. Secondo il Senatùr «Cota ha vinto e governerà per 5 anni ma se la Bresso dovesse risultare avvantaggiata dal riconteggio allora sì, si metterebbe davvero male”.

La risposta della Bresso non si è fatta attendere: “Se si mette male per loro, aspettiamo sereni la fine del procedimento. Se Bossi è tanto convinto dei cinque anni di governo di Cota stia calmo e aspetti il normale percorso della giustizia. Se si mette male per qualcuno è per loro. Avere accolto noti taroccatori di liste nella propria coalizione ha comportato dei rischi, e ora assistiamo alle conseguenze”. “Stupisce sempre – ha aggiunto l’ex governatore – lo sprezzo dimostrato da un ministro della Repubblica verso uno dei poteri dello Stato. Ancora una volta si assiste al paradosso che il problema della giustizia per certi politici è dato da chi persegue la legalità, e non da chi commette i reati. Ma su questa deformazione sono anni che insiste il presidente del consiglio Berlusconi”.