Piemonte. Sanità al rosso, assistenza ridotta e nursery a rischio: “Vergognoso”

Piemonte. Sanità al rosso, assistenza ridotta e nursery a rischio: "Vergognoso"
Piemonte. Sanità al rosso, assistenza ridotta e nursery a rischio: “Vergognoso”

TORINO – Se i soldi per l’assistenza ai pazienti non autosufficienti mancano, la Regione Piemonte decide di ridurre il numero degli anziani che ne avrebbero diritto. La Regione Piemonte ha deciso di abbassare da 12 a 19 i punti del sistema di valutazione per decidere chi ha diritto all’assistenza. Eleonora Artesio, consigliera della Federazione della Sinistra, definisce “vergognoso” il provvedimento: “Un espediente che di fatto escluderà dalle cure migliaia di non autosufficienti”. Ugo Cavallera, assessore alla Sanità, replica spiegando che con i pochi fondi statali a disposizioni i tagli di budget sono necessari.

Marco Accossato su La Stampa spiega:

“Chi raggiungerà i 24 potrà sperare di accedere a una casa di riposo entro 90 giorni dal momento della richiesta, «ma per gli altri – sottolinea la consigliera i tempi andranno da un anno a mai, mentre gli altri anziani che non raggiungano i 19 punti dovranno rimanere a casa propria, non si sa in quali condizioni, visto che non vengono neppure aumentati gli stanziamenti per le cure domiciliari»”.

Aldo Reschigna e Nino Beti del Pd parlano di commissariamento della Sanità in Piemonte da parte di Roma, spiegano a La Stampa:

“L’esame in Commissione Sanità del programma operativo sanitario e delle ultime decisioni sulla non autosufficienza confermano come ormai ogni scelta passata della Giunta sia stata sconfessata e Ugo Cavallera stia riscrivendo l’ennesima riforma della Sanità, in un rapporto esclusivo e riservato con il tavolo Massicci a Roma, in un sostanziale commissariamento della Sanità piemontese”.

Non solo gli anziani sono a rischio, ma anche i punti nascita, spiegano gli oppositori al provvedimento:

“Ancora non sappiamo quanti saranno i punti nascita destinati a chiudere in Piemonte: la delibera della Giunta parla di sei, ma nel programma operativo sono otto, comprese le chiusure di Susa e Borgosesia. La Giunta ne vuole chiudere cinque, per Moncalieri e Orbassano c’è la sospensione del Tar, ma il programma operativo propone di aumentare le chiusure, pur senza dire quali”.

Anche il blocco dei turn-over per gli infermieri porterà il risparmio di 100 milioni di euro tra il 2013 e il 2015, ma provocherà scioperi e disservizi. Ugo Cavallera, assessore alla Sanità, risponde alla Artesio:

“In questo momento di riduzione dei trasferimenti per l’assistenza sanitaria da parte dello Stato, mantenere inalterati i budget di spesa per garantire il servizio agli anziani non autosufficienti è un impegno da mantenere”.

Cavallera però non approfondisce la questione dei punteggi e delle liste, ma spiega:

“«Il vincolo di 265 milioni per l’assistenza residenziale ad anziani non autosufficienti, insieme alla riduzione delle tariffe riconosciute alle residenze per anziani, consentirà di ampliare di almeno il 15 per cento i posti-letto convenzionati, riducendo le attese». La riduzione delle tariffe sanitarie e alberghiere del 3,3 per cento contenuto nel piano tariffario delle Rsa in via di approvazione, infine, «eviterà aumenti»”.

 

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