Festino con coca e trans? Consigliere laziale Zaccai rinviato a giudizio

ROMA – Il consigliere provinciale del Lazio Pier Paolo Zaccai è stato rinviato a giudizio in accoglimento della richiesta del pm di Roma Nicola Maiorano. Al centro del processo, che comincerà il 15 novembre prossimo, ci sono i fatti avvenuti in via Manlio Torquato, nel quartiere Appio, il primo luglio dell’anno scorso. Quel giorno Zaccai, secondo quanto riferirono alcuni testimoni, improvvisò una sorta di comizio da un balcone: “Aiuto, mi hanno incastrato…”. Gli agenti di polizia intervenuti lo portarono in ospedale.

Nel ricostruire la vicenda gli investigatori del commissariato identificarono e sentirono alcuni trans. Uno di questi riferì alle forze dell’ordine che il consigliere aveva perso il controllo nel corso di un party: all’interno della casa ci sarebbe stata anche cocaina. Zaccai, che è assistito dall’avvocato Domenico Stamato, ha spiegato: “Confermo la mia innocenza ed assoluta estraneità ai fatti che mi vengono attribuiti ed alle presunte frequentazioni che mi sono state forzatamente assegnate. In sede di dibattimento parlerò e verrà a galla la verità agghiacciante relativamente ai fatti di quella sera, con le gravi violazioni penali eccepite a mio carico”. Zaccai si era già difeso dagli schermi di Ostia Tv.

Il processo comincerà il 15 novembre prossimo. “Sarà una occasione per parlare. Sono stato zitto 11 mesi, del resto”. Il consigliere provinciale ha poi aggiunto: “Il 1 luglio arrivai in ospedale, secondo la cartella clinica, in assenza di parametri vitali. In ogni modo appena dopo essermi ripreso mi sono sottoposto alle analisi senza indugio alcuno. E sono risultato negativo all’alcool e inoltre non è risultata la presenza di alcuna sostanza stupefacente”.

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