Teatro lirico di Cagliari, Bondi anticipa i soldi per gli stipendi. Un “premio fedeltà” al senatore Massidda?

Piergiorgio Massidda

Sandro Bondi in soccorso del Teatro Lirico di Cagliari occupato dai dipendenti per il mancato pagamento degli stipendi. Lo rivela il senatore del Pdl  Piergiorgio Massidda che spiega:  ”Il ministro Sandro Bondi mi ha confermato di aver mandato una lettera di garanzie alla banca di competenza per l’anticipazione di 500 ml euro (la copertura di tale anticipazione è legata ai fondi interministeriali Arcus) per il pagamento degli stipendi di novembre dei dipendenti del Teatro Lirico di Cagliari”.

Massidda ha anche riferito che il ministro Bondi, alla luce della futura reintegrazione dei fondi Fus nazionali, ha preso l’impegno di rimodularli tenendo conto della situazione di pregressa debitorietà del settore culturale in Sardegna. ”Il ministro ha riconosciuto l’importanza strategica della fondazione Teatro Lirico come volano per la crescita, non solo culturale, della Sardegna. La Fondazione – continua Massidda – si è caratterizzata in questi anni per la sua virtuosità presentando per sei anni un bilancio in pareggio, tanto da aver meritato un finanziamento premiale erogato solo parzialmente nel 2008. Il ministro ha ribadito la sua disponibilità – conclude il senatore – nell’affrontare in tempi brevissimi una azione di pianificazione che dia ossigeno a tutto il comparto”.

Curioso che Massidda sia lo stesso senatore che, qualche mese fa era in procinto di passare dal Pdl a Fli di Fini. Il senatore però incontrò Berlusconi e non se ne fece più niente. Al presidente del Consiglio, raccontò allora Massidda,  ”ho dettato qualche condizione. Dopo cinque legislature ho imparato che in certi momenti, quando il tuo voto pesa, puoi ricattar. Ho chiesto aiuti concreti per la Sardegna, ho chiesto che vengano realizzate tutte le promesse che il governo aveva fatto alla mia gente. Ci siamo dati appuntamento a mercoledì prossimo”.

Gli “aiuti concreti”, insomma, sembrano essere arrivati. Una ricompensa per la “fedeltà” di Massidda?

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