Pierluigi Bersani: “Ho salvato il cervello ma non voglio darlo a Renzi”

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Marzo 2014 - 16:57 OLTRE 6 MESI FA
Pierluigi Bersani

Pierluigi Bersani

ROMA – “Ho salvato il mio cervello per un pelo e non voglio consegnarlo adesso, mi si lasci libertà di pensiero”, così Pier Luigi Bersani in un’intervista a Skytg24, risponde in merito al rapporto che intende avere con l’attuare premier Matteo Renzi. Scherza sulla sua salute, quasi a voler sottolineare l’onestà con cui tenta di smorzare i toni: “Ho fatto eccezione alla convalescenza per venire a votare e fare il mio dovere ma dico che questa legge va migliorata, ci sono cose che non mi convincono. Capisco gli accordi ma mi stupirei se Berlusconi avesse l’ultima parola, non c’è alcuna ragione e in qualche passaggio mi è sembrato questo”.

Poi assicura:

“Con Renzi sono leale, ho sentito che parla di complotti ma non sa di chi parla, se ho qualcosa da dire lo dico apertamente, lo facevo con Letta come con Renzi…”.

Il riferimento è alle parole dello stesso Renzi che in un’intervista al quotidiano la Repubblica teorizza un piano contro di lui: “In questi giorni non si è discusso di donne, si è cercata un’operazione politica per dire che non controllavo il Pd”, ha detto il premier, “Usando il voto segreto, qualcuno ha tentato la rivincita cercando di farmi fuori e ha perso. La legge elettorale va ed è solo il primo passo”.

A proposito delle misure choc annunciate dal premier, Bersani dice:

“Posso solo auspicare che le misure annunciate arrivino e che siano ben congegnate nel segno dell’equità. Poi sono interessato a sapere dove prendiamo i soldi: bisogna vedere a chi si dà e a chi si prende. Mi auguro che le misure annunciate vengano fuori perché le aspettative si sono alzate molto, quello che io ho chiamato la movida, e se c’è uno scarto tra le parole e i fatti c’è il rischio che possa aumentare la sfiducia”.