Piero Giarda: “Il governo non taglierà le tasse”

ROMA – La spesa cala ma il governo non abbassera' le tasse perche' ''i risparmi oggi bastano appena a non peggiorare i conti''. Lo dice in una intervista alla Stampa il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, sottolineando che ''dalla spending review non c'e' da attendersi nessun tesoretto da destinare a una riduzione delle tasse ma una razionalizzazione degli apparati dello Stato per non far crescere la spesa, raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 e mantenerlo negli anni a venire''.

Il ministro, che entro aprile consegnera' il primo 'report' sulla revisione della spesa pubblica, ricorda che il governo ''non ha annunciato progetti di riduzioni della spesa'' perche' ''i tagli varati nei passati tre anni, ancora prima dell'intervento sulle pensioni, sono stati molto significativi e dovrebbero esercitare il loro effetto proprio nel 2012 e 2013''.

''Nelle quotidiane sollecitazioni anche autorevoli – aggiunge – vengono proposti scenari di maggior rigore'' di razionalizzazioni di spesa che sono le uniche fattibili ''mantenendo inalterato il confine attuale tra servizi pubblici e privati''.

E ''in questa visione si procede smontando o chiudendo in parte i programmi di spesa esistenti: meno scuole statali, piu' carceri privati, piu' sanita' privata, meno polizia di Stato e piu' vigilantes, fine dei sussidi al cinema, ai giornali, alla lirica, chiusura dei parchi regionali e cosi' via''.

Invece il governo in primo luogo deve ''rendere effettivi i tagli gia' varati negli anni scorsi'' che spesso gli enti ''ignorano e per questo continuano a indebitarsi''. E poi deve ''indurre le amministrazioni centrali a rendere economica la gestione dei servizi pubblici''.

Anche perche' altrimenti ''chiudere i centri di produzione periferica e svuotare gli uffici pubblici richiederebbe di licenziare immediatamente un certo numero di dipendenti'' e ''non so se lo Stato puo' farlo''.

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